Come il prestidigiatore Walter Pellegrini fa diventare ICalabresi giornale libero di successo e alla vigilia del possibile autofinanziamento una “perdita” – come tutte le attività della Fondazione non avendo entrate – e addirittura atto compiuto da una srl interamente posseduta dalla Fondazione “teso alla realizzazione di finalità extrasociali rispetto a quelle proprie della Fondazione” che evidentemente “distratta” ha approvato la creazione del giornale dopo la bocciatura del mensile cartaceo dell’amico Antonio Nicaso, costo annuo per 6000 copie € 193mila contro € 160.000 per 2milioni e mezzo di lettori. Commento: aiuto!!!!!
Quanto all’uscita “clandestina” de ICalabresi, richiesto da tre membri del CdA su quattro dopo il ritiro del progetto cartaceo off line al Presidente (“Fallo tu il giornale è stato il tuo mestiere per 20 anni, il giornalismo è il tuo mestiere”) che si riservò di provarci, altro falso. Sciolta la riserva, il bilancio preventivo 2021 approvato dal CdA fu integrato appena decisa la nascita de ICalabresi per € 160.000,00 e ovviamente approvato dal CdA (come avrebbe potuto essere presentato il consuntivo senza averlo fatto con il preventivo, con il primo, preso a pretesto per fare il colpaccio il 30 maggio 2022?). Altra comunicazione informativa fu data dal Presidente nel Cda del 16 novembre 2021 e con molteplici whatsapp accolti dai destinatari con commenti positivi ed entusiasti (fatta eccezione per il sig. Walter Pellegrini che “scrisse non mi occupo del giornale” sebbene avesse avuto da me una formale delega a sovrintendere a tutte le attività editoriali della Fondazione al pari di ogni componente del CdA, prova “incontestabile” di una mia pretesa di gestione “monocratica e segnata da tratti di narcisismo”.
Nella seduta del CdA in data 5 maggio 2021 il Presidente con ampia ed esauriente relazione motivò (in linea con quanto sopra riportato nella Memoria dell’avv. Mungari) la sua proposta di revocare il mandato conferito al Nicaso e di considerare ritirato il relativo progetto editoriale.
Prima di lasciare il collegamento da remoto il prof Gambaro manifestò il proprio rammarico che un bel progetto dovesse essere abbandonato (ndr per la inadeguatezza condivisa dal Presidente, dallo stesso prof. Gambaro e dall’avv. Mungari. Il dott. Walter Pellegrini che prima aveva dichiarato la sua astensione poi la trasformò in voto negativo – si può fondatamente ritenere in considerazione dei rapporti amicali e professionali con il dott. Nicaso – e la dott.ssa Catanese, Amministratrice di Calavria editrice mostrando di temere imprecisati rischi a suo carico in caso di voto negativo fu dallo stesso Presidente incoraggiata a farlo in considerazione del fatto che la maggioranza s’era espressa per chiusura del progetto editoriale “Nicaso”).
Dopo aver chiuso la seduta del Consiglio, riprendendo quanto detto dal prof Gambaro, la Catanese e Mungari chiesero a Francesco Pellegrini “Perché non lo fai tu on line? E’ stato il tuo lavoro per oltre 20 anni”.
Francesco Pellegrini manifestò la sue riserve perché “tutta la mia attività di comunicatore e giornalista (direttore anche di due periodici) s’è svolta in un tempo in cui i giornali erano solo cartacei.”
Di fronte alle insistenze dei due Consiglieri l’avv Pellegrini si riservò di decidere e in caso avesse “provato” a fare quanto richiesto anticipava che era molto improbabile un esito positivo.
Non fu quindi una proposta del Presidente quella di un quotidiano online ICalabresi, per il quale con un analisi parossistica e preclusa all’evidenza della realtà la parte avversa tratta come corpo di reato e non come è stato, ed è stato giudicato, come forse il primo progetto editoriale di qualità e successo nato in Calabria, che determinò ad accettare la richiesta di creare un giornale che con lo stesso profilo che avrebbe dovuto avere il mensile cartaceo Calavria il Presidente riferì piu volte nel CdA del 16 giugno 2021 e il Cda prese atto – pertanto non ebbe rilievi o obiezioni da fare, tenuto anche conto che il nuovo giornale nasceva su sollecitazione del prof. Gambaro, dell’avv. Mungari e della dott.ssa Catanese – del nuovo progetto editoriale e del nuovo piano dei costi e ricavi presentati dal Presidente in questo caso piuttosto Direttore designato del nuovo giornale.
Quanto alla mancata registrazione del budget de ICalabersi – una vera bestialità – giacché non sarebbe stato possibile presentare il bilancio consuntivo dello stesso anno, 2021, al CdA che non l’approvò per consentire lo scioglimento dell’Organo ampiamente preparato.
E infatti approvato dal CdA nella seduta del 19 febbraio 2021 il bilancio preventivo che registrava solo la realizzazione del mensile cartaceo , poi bocciato si approvarono nel Cda del 21 aprile 2021 le integrazioni connesse all’ipotizzato giornale on line ICalabresi come dalla nota che segue:
La previsione di € 160mila è riferita a ICalabresi sulla cui realizzazione il Presidente Francesco Pellegrini aveva sciolto lʼiniziale riserva riferendo al CdA e in via informale sui risultati iniziali del giornale che registrava da subito un significativo successo, mentre il consuntivo pari a € 152.597,39 si riferiva per € 126mila a ICalabresi, nato il 19 luglio 2021, e per il restante al tentativo fallito di realizzare il mensile cartaceo.
Premesso che tutto deve essere giudicato dal Magistrato non si possono ignorare i dati certificati a verbale che SMENTISCONO IN TOTO LE DOTTE CONSIDERAZIONI GIURIDICHE FONDATE SUL NULLA.
Eʼ come dire che si celebra un processo per omicidio in assenza di un assassinato, un morto!
Il primo anno di attività, e parte del secondo, vanno considerati come costi di avviamento, e possono essere assimilati al valore della testata, che ovviamente deve essere, come sottolineano i principi contabili, ogni anno verificato in funzione degli accessi unici di visitatori e del rispetto del piano industriale dal punto di vista della sostenibilità economica.
Sulla base di questo ragionamento, il valore minimo de I Calabresi è pari a 200.000 euro, vale a dire il costo che è stato sostenuto dalla Fondazione per poter consentire l’avviamento ed il posizionamento della iniziativa sul mercato.
Entro il 2023 il giornale online è in grado di determinare una struttura di conto economico a pareggio, con un lieve utile, consentendo quindi di evitare ulteriori oneri per i soci.
Nella forchetta di valutazione, al valore minimo, che è dato dal valore patrimoniale della testata, può corrispondere un valore aggiuntivo dato dalla capacità reddituale prospettica della testata, calcolata con il conto economico dell’anno 2024, considerato anno a regime. Si utilizza per questa parte il criterio di determinazione che è stato illustrato per la valutazione delle testate cartacee. Andrebbero aggiunti per la forchetta massima di valutazione, altri 140.000 euro, portando il valore a complessivo 340.000 euro.
Tra 200.000 e 340.000 euro si può collocare un valore intermedio del giornale online I Calabresi (270.000 euro), che può risultare una base di riferimento per stimare l’ingresso di azionisti terzi nella iniziativa.
Spettabile Editrice,
sono stato uno dei primi sostenitori “morali” de “iCalabresi” ed ho seguito da lettore, passo dopo passo, l’ascesa nel gradimento dei miei concittadini verso un giornale di informazione libera da ogni servitù ideologica (o peggio) e coraggiosa.
So bene che non è semplice scrivere di quello che accade in Calabria, senza riguardi servili nei confronti di nessuno, in questa nostra terra di conquista da parte delle più disparate congreghe di potere, non solo politiche o mafiose.
E’ per questo che l’allarme lanciato dal direttore Francesco Pellegrini, circa oscure forze (neppure tanto oscure, però) che si starebbero muovendo per ostacolare il cammino del giornale mi preoccupa e mi dice che bisogna stare al fianco di questi professionisti coraggiosi.
Io sono pronto, qualora se ne ravvisasse la necessità e l’utilità, a fare parte della compagine societaria, acquistando parte delle quote del capitale sociale.
In attesa di gentile riscontro, invio cordiali saluti.
Un richiesta simile pervenne anche da un altro industriale di Cosenza con motivazioni analoghe.
[…] Lei ha parlato e scritto di situazione “drammatica” – certo non facile e ottimale – come realtà inedita nella vita decennale della Fondazione, di fatto favorendo una immotivata e illegittima attribuzione di responsabilità che non trova alcun riscontro sulla base dei conti economici dal 2020 al consuntivo del 2022, inopinatamente respinto dal CdA nella seduta del 30 maggio 2022.
Le ricordo infatti che a fronte uscite a consuntivo di € 384.000 su cui sono stati operati i tagli suaccennati del 2019 il consuntivo del 2020 (con pagamenti per progetti risalenti al 2019) è stato pari a € 293.000, circa. Il Consuntivo del 2021 è stato interessato da spese straordinarie per la successione ereditaria e restituzione di anticipi fatti dallo scrivente pari a € 364.000 circa ed è ammontato a € 952.000,00 comprensivo del finanziamento dell’editrice Calavria (mensile cartaceo e ICalabresi per € 153.000,00 nel 2021) mentre il bilancio previsionale 2022 comprensivo di € 160.000 per ICalabresi prevedeva uscite per €447.000. Depurato dall’investimento per ICalabresi (non “costo” che il sig. W. Pellegrini contro ogni evidenza dichiara) i costi gestionali ammonterebbero a € 287.000 (si rammenta che nel previsionale del 2020 prima dei tagli il totale delle uscite per la gestione, senza “il costo” del giornale erano pari ad € 384.500,00).
Va poi sottolineato che tutte le attività programmate per il 2022 erano a costo 0 grazie ai contributi pubblici acquisiti con personale impegno dalla dott.ssa Cipparrone.
In sintesi: sul preventivo 2020 è stato operato un taglio di € 125.000 costituito in parte significativa da un contratto a tempo indeterminato con pagamenti distinti a tre persone costituenti un unico soggetto di fatto aventi per oggetto il rifacimento di tre loghi e la revisione di una pagina Facebook per importo complessivo pari ad 22.000,00 + IVA (si sottolinea che si è applicato un contratto a tempo indeterminato per una operazione irripetibile. Risulta che detto contratto non è stato firmato dalla Fondazione e naturalmente non è passato al vaglio del CdA che viene tirato in ballo solo quando fa comodo).
Per quanto attiene al bilancio preventivo analogo a quello consuntivo non approvato senza una valutazione di merito sottolineo che TUTTE le attività del 2022 erano a costo 0 per la Fondazione grazie ai finanziamenti pubblici pari a circa € 90.000,00.
Ricordo ancora che lo “sforamento” del budget pari a € 60.000, a fronte di risultati eccellenti (di cui la metà sarebbe stato coperto con risorse dello scrivente che ha crediti con la Fondazione ben superiori) poteva essere legittimamente coperto dal Presidente avendo avuto l’approvazione del CdA a fare fronte a spese non previste per € 50.000,00.
In sintesi dall’esame obiettivo dei conti economici 2020, 2021, 2022 NON RISULTANO INCREMENTI NELLE USCITE SE NON QUELLE RELATIVE A IMPEGNI STRAORDINARI PASSATI TUTTI ALL’ESAME PREVENTIVO DEL CDA, AL QUALE INVECE NON PER SCELTA DEL DG/PRESIDENTE SONO STATI NON COMUNICATI IMPEGNI SIGNIFICATIVI (COMPRESI I CONTRATTI DI ASSUNZIONE NON FIRMATI O ILLECITAMENTE FIRMATI DA WP DI FC; DB e la signora incaricata delle pulizie con STIPENDIO MENSILE PART TIME ESCLUSO IL SABATO PARI A CIRCA € 1.040,00).
Rilevo infine che con provvedimento radicalmente illegittimo e comunicato solo verbalmente alla dott.ssa Cipparrone è stato ridotto lo stipendio mensile di € 400,00 e contestuale avvio di un’azione vessatoria finalizzata come per S. A. ad ottenere le dimissioni della nostra dipendente più qualificata e meritevole.
La motivazione è stata che il Presidente e Direttore Generale non aveva il potere di premiare con un incremento salariale gli eccellenti risultati della propria collaboratrice al pari di un apriporte di passaggio.
Qui i progetti presentati e non ancora istruiti:
Di seguito, invece, i finanziamenti ottenuti nel 2022 (non del tutto liquidati):
Qui, invece, quelli già liquidati: