Ho scritto, appena insediata alla segreteria del PD, che Elly Schlein (al pari, sul versante politico opposto, di Giorgia Meloni) rappresentava una svolta nella politica stagnante italiana. Avrei dovuto scrivere più prudentemente “potrebbe rappresentare”, un eccesso di fiducia e la consapevolezza diffusa che il PD, così com’era, non poteva fare molta strada mi hanno fatto peccare di ottimismo.
Lo stesso è accaduto, a livello territoriale, con la nuova Presidente del PD cosentino Maria Locanto, che era accreditata di rappresentare da noi “il nuovo” della Schlein.
Errore ancora più grave, perché nella fossa dei leoni (ogni riferimento a capu i liuni è del tutto casuale) del PD cosentino e calabrese occorrerebbe una persona più determinata, autorevole, coraggiosa. Una leader, insomma, ma temo che la sig.ra Locanto sia una cortese e onesta signora, che non è poco, ma non basta nel confronto – scontro con personaggi stagionati, spregiudicati, ma professionisti della politica (specie quella “cattiva”).
Ora esiste un PD nazionale che mostra ciò che era chiaro da tempo: la mescolanza di ex DC, ex PCI (e versioni successive) più una pletora di arruffaposti, è fallito.
DC e PCI erano l’una funzionale all’altra. Personalmente ho sempre considerato la Balena bianca un’anticomunista di comodo, una mescolanza tra una componente conservatrice di minore qualità, ma insuperabile nella gestione del potere, anche quello non passato in lavatrice, ed una progressista che ma altro, non contro la sinistra comunista o postcomunista.
Fu chiaro quando con la formula del Compromesso storico i punti di convergenza erano molto superiori tra i due partiti maggiori mentre il PSI di Craxi divenne un alleato scomodo e fastidioso per i democristiani (tenendo conto del suo amalgama interno) e addirittura il nemico o l’avversario insopportabile per il PCI.
Saltiamo 20 anni di storia per arrivare al tempo di Mani pulite. Tutti ne escono male o malissimo tranne il PDS che diventa così il polo attrattivo di una buona parte della vecchia democrazia cristiana, che non ha bisogno di fingere un’ostilità di facciata, e diventa nel neo costituito PD di Walter Veltroni la classe dirigente egemone.
Troppo schematico? Certo, ma nella sostanza credo corretto.
Sarebbe ingiusto dire che solo la vocazione maggioritaria teorizzata da Veltroni divenuta vocazione governativa con laqualunque ha tenuto insieme come il mastice il partito riformista per eccellenza.
Il riformismo è rimasto negli scaffali, le poche limitate riforme in tema di liberalizzazione di Bersani sono state celebrate come la nuova Bibbia. Ma alle elezioni non vinte e non perse dal PD di fronte a segni di crisi economica e sociale evidenti Bersani si limitava a dire “qualcoscia faremo”.
Simpatico il lessico, inesistente la proposta politica di Bersani segretario.
Ora siamo ad un punto di rottura. Non c’è il mastice del potere governativo, non c’è un briciolo di unità programmatica tra le correnti e c’è un segretario che è stata eletta dai non iscritti al PD.
Ma c’è di peggio, e noi che viviamo in “periferia” sappiamo che, se a Roma non sono rose e fiori, nei diversi potentati specie nel Sud siamo alla frutta. Il nuovo non arriva, “il vecchio” non ci pensa nemmeno a farsi da parte magari un pochino, come DC e PCI erano fratelli (forse anche) coltelli che si reggevano reciprocamente, ora PD e satelliti e Destra, in Calabria a trazione berlusconiana (pace all’anima sua), fanno da sempre lo stesso gioco. Chi crede che Franz Caruso sia, come aveva promesso, l’antiOcchiuto? Chi crede che una brava e tosta come la Bruno Bossio (che io critico senza presumere che si preoccupi perché è “la meglio”) si faccia ridimensionare dalla Locanto di turno? In caso di necessità si può sempre ricorrere all’aiutino di Mario Occhiuto o del più abile Robertino.
Tanto simu na stessa cos. Che è pura verità, ma non una bella verità.
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La sua analisi, se pur sintetica come dice, è molto precisa e centrata. Il male assoluto dell’ attuale politica (nel suo complesso) è a mio avviso l’assoluta mancanza di libertà di decidere anche una quisquiglia senza la prioritaria via libera del padrone “mericano”. Consapevoli del non potere decisionale e consci di essere delle marionette alle quali si lascia solo la possibilità di lucrare in base alla posizione di pseudo potere di cui i politicanti vengono investiti ecco che sfruttano questa libertà anche a costo di lasciare il resto della popolazione in situazioni di eterna dipendenza socio/economica e quindi sempre ricattabile. La ringrazio per darmi l’opportunità di poter esprimere i miei sentimenti sulla visione di una Civile e Giusta convivenza.