Dei Co.co.co. dei gruppi del Consiglio regionale della Calabria ne avevamo parlato nel dettaglio lo scorso aprile con un’inchiesta che ha avuto eco nazionale grazie alla trasmissione di Rete 4 “Fuori dal Coro” di Mario Giordano.
A distanza di tre mesi poco è cambiato, anzi, siamo alle solite: a portatori di voti più o meno “curricularmente” qualificati viene data una “mancetta”. I “beneficati” vengono assunti dai capigruppo in Consiglio regionale per le finalità proprie dei gruppi consiliari, almeno di questo parla la legge regionale 13 del 2002 che scarnamente disciplina tali tipi di assunzioni.
Non è chiaro cosa gli assunti andranno a fare, non dovendo rendicontare alcunchè, come non è chiaro se effettivamente vadano fisicamente in Consiglio regionale.
Sta di fatto che questo valzer di contrattini agli amici degli amici costa ogni anno 1.406.024,22 euro che gravano direttamente sul bilancio regionale e, quindi, sulle tasche dei calabresi.
Tra coloro che partecipano attivamente a questa mangiatoia vi sono anche quelli che in campagna elettorale si erano proposti come anti-sistema e anti-casta, come il M5S, oggi a guida Davide Tavernise, che nei mesi scorsi aveva assunto ballerine, baby-sitter e bagnini, nonostante la presenza di una proposta di legge a suo nome che decanta di voler tagliare i fondi per i Co.co.co..
Non solo lui, naso lungo alla Pinocchio anche ai civici di Luigi De Magistris, come Antonio Lo Schiavo, oggi capogruppo del gruppo misto portatore della sigla “Liberamente progressisti”.
“Liberamente magna magna” verrebbe da dire, se si legge la carrellata dei contrattini da lui stipulati e i relativi costi. Eppure Lo Schiavo nel 2021 da candidato diceva: «intendo prendere un impegno, e, cioè, che tra le prime iniziative di legge di cui mi farò promotore ci sia una proposta di ridimensionamento dei costi del Consiglio regionale calabrese». A distanza di un anno e mezzo di tale proposta nessuna traccia, così come dell’annunciato taglio dell’indennità in caso di elezione. Roba da campagna elettorale, insomma.
Gli avvocati – portatori di voti del gruppo misto
Tra i contrattualizzati dal capogruppo del gruppo misto Antonio Lo Schiavo vi è l’avvocata e consigliera comunale di Lamezia Terme, Lucia Cittadino, un tempo collaboratrice al centro di Neurogenetica di Amalia Bruni (silurata dal gruppo misto proprio da Lo Schiavo). A lei andranno 3,594.97 euro per il periodo 15 maggio – 15 settembre.
Stessa cifra per lo stesso periodo all’avvocata di Pizzo, Caterina Varvaglione (detta Marika). La Varvaglione sono oltre dieci anni che si candida alle comunali di Pizzo Calabro senza successo. Già candidata consigliera nel 2012, nel 2017 con la lista “Unico interesse Pizzo” ottenne 213 preferenze e nel 2022 con la lista “Domani è oggi” a sostegno di Emilio De Pasquale (e con il sostegno di Lo Schiavo) ne ottenne 193. A Francesco Madigrano, ex coordinatore provinciale di Cosenza della coalizione “De Magistris Presidente” andranno 8,666.67 per il periodo 11 aprile – 31 dicembre.
Nel gruppo misto (contrattualizzati dal capogruppo Lo Schiavo) sono stati assunti anche alcuni “seguaci” di Antonello Talerico. Tra questi l’avvocato penalista Pasquale Gigliotti, parente del sindaco di Cicala, Alessandro Falvo. A Gigliotti andranno 7,801.60 euro lordi per il periodo 19 giugno – 31 dicembre. Quest’ultimo è stato candidato con la lista “Io scelgo Catanzaro” a sostegno di Antonello Talerico come candidato sindaco alle amministrative del capoluogo del 2022, ottenendo circa 62 preferenze.
Presente anche l’avvocato catanzarese Antonio De Filippis. Per lui 2,162.77 lordi, periodo 12 giugno – 12 settembre. De Filippis è primo dei non eletti (con circa 250 preferenze) alle amministrative catanzaresi del 2022 della lista “Catanzaro al centro” a sostegno sempre di Antonello Talerico sindaco.
Nella stessa lista era candidato il perito informatico Manuele Rubino, che ottenne circa 100 voti. A lui un cococo 2,162.00 lordi, periodo 15 maggio – 15 agosto. Stessa cifra per lo stesso periodo alla avvocata nonchè consigliera di parità della provincia di Catanzaro, Elena Morano Cinque.
In quota Talerico anche l’avvocato Francesco Maria Massara, tropeano, segretario dell’Ordine degli Avvocati di Vibo Valentia. A lui andranno 3,006.87 euro, periodo 9 giugno – 9 ottobre.
Quel contratto che fa discutere
A far discutere (e a storcere il naso a più d’uno) è il contratto fatto da Antonio Lo Schiavo, in quota Talerico, al presidente del consiglio comunale di Crotone, Mario Megna.
Per lui dal Consiglio regionale, per il periodo 19 giugno – 31 dicembre, arriveranno 8.108,80 euro lordi, oltre alla indennità comunale da 4806,94 euro lordi mensili. Non è chiaro quale sarà l’apporto che potrà dare a un gruppo consiliare a Reggio Calabria, essendo presidente del consiglio comunale pitagorico.
Megna, già portaborse della consigliera regionale di Forza Italia, Valeria Fedele, è stato fino a poco tempo fa commissario cittadino degli azzurri, salvo poi diventare “organico alla maggioranza” civica di Enzo Voce, con il placet dell’ex parlamentare di Fi, Sergio Torromino, molto critico (mai quanto Talerico) con il coordinatore regionale Giuseppe Mangialavori. Sarà anche per questo che Talerico, oltre al contratto a Megna, ha inserito in struttura la conduttrice di Esperia Tv, Francesca Russo, molto vicina all’ex coordinatore provinciale di Fi di Kr, Luigi Lidonnici, a sua volta vicino allo stesso Torromino.
Megna ha iniziato la sua carriera politica con il Pdm di Agazio Loiero, per poi andare nell’Italia dei Valori e poi nel Pd e in Svolta Democratica di Enzo Ciconte, di cui è stato portaborse nel 2018. Ha fatto più volte il consigliere comunale, assessore, vicesindaco di Crotone, capogruppo Pd alla Provincia di Crotone. Risale a fatti del periodo del suo assessorato comunale nel 2006, la recente sentenza sentenza 235/2022 della Corte dei Conti – sezione giurisdizionale per la Regione Calabria depositata il 29 dicembre 2022 che lo condanna a 13.800,00 per danno erariale. Non proprio un bel biglietto da visita per un contratto con il Consiglio regionale.
Per il M5S una personal trainer (romana)
Tra i contratti stipulati da Davide Tavernise, quale capogruppo del M5S, troviamo quello del videomaker di Rti Calabria, Natale (detto Natalino) Stati di Longobucco, a cui andranno 3,140.00 euro lordi, periodo 1 giugno – 31 luglio.
1,683.87 euro lordi, periodo 4 maggio – 31 luglio, andranno all’attivistà cosentino Nicola Santoianni, mentre 1,721.29 lordi, periodo 2 maggio – 31 luglio, andranno a Pietro Marasco, ex consigliere di Casali Del Manco, ricandidato e non rieletto, nonostante le 269 preferenze ottenute, nel 2022 in quota M5S (lista “Spazio Futuro”) a sostegno di Ippolito Morrone, sostenuto dai grillini di Anna Laura Orrico e dalla parte del Pd di Nicola Adamo.
Ma destinato a far più discutere è il contratto ad Amira Pucci. Lei riceverà 1,759.33 euro lordi, periodo 15 giugno – 15 settembre. Nel 2022 è stata componente della struttura di Tavernise, come responsabile amministrativo (cioè colui che deve gestire e coordinare tutti i “portaborse”).
Tra le competenze curriculari della Pucci c’è quella di essere “Personal trainer e Mental coach”, tant’è che dal 2019 al 2022 è stata presidente e gestore della polisportiva “Asd Sanama Beauty Fitness” con sede a Roma (il suo profilo facebook si chiama proprio “Amira Roma”).
Certo, nel 2022 su instagram la Pucci si taggava tranquillamente nella sua palestra romana e non nel Consiglio regionale della Calabria. Ma, essendo anche autrice del romanzo “il potere di un sogno”, magari sogna anche l’ubiquità.
Con il Pd anche l’indagato dalla Dda
Tra i contratti stipulati dal gruppo consiliare del Pd (capogruppo il cacicco cosentino Mimmo Bevacqua) spicca quello di Giuseppe Dell’Aquila, consigliere provinciale del Pd vicino al deputato Nico Stumpo; nonchè consigliere comunale di Cirò Marina, indagato nell’ambito dell’inchiesta della D.d.a. di Catanzaro Glicine/Acheronte. A lui andranno, periodo 1 giugno – 31 dicembre, ben 3,990 euro lordi. Eppure a fine giugno una nota congiunta del Pd Calabria e del Pd crotonese plaudeva all’operazione della Dda (Glicine/Acheronte) di Nicola Gratteri, affermando: «Continueremo a vigilare affinché sia garantita, ai nostri elettori ed ai cittadini tutti, una tenuta etica e morale all’altezza delle loro aspettative». La Dda a Dell’Aquila contesta il reato di cui all’art. 86 del DPR 570/1960, detto “corruzione elettorale”. Anche questo, evidentemente, un buon biglietto da visita per lavorare in un gruppo in consiglio regionale.
Tra i contrattualizzati del Pd c’è anche la studentessa universitaria Silvia Scigliano, parente del segretario Fillea Cgil del crotonese Antonio Scigliano, già candidato sindaco di Roccabernarda con i dem in passato, nonchè consigliere provinciale piragorico nel 2014. A lei andranno 2,850 euro, periodo 1 giugno – 31 ottobre.
Sul suo profilo Facebook di descrive così: «sono una ragazza attiva, socievole ed ambiziosa, ma poco coraggiosa e molto ansiosa». Chissà se questi soldi pubblici le faranno superare l’agitazione.
Alla ragioniera Francesca Giannini andranno 1,691.61 euro, periodo 2 maggio – 31 luglio. È moglie del direttore provinciale Inca CGIL Catanzaro, Luigi Vitale.
In quota Antonio Billari viene contrattualizzato Antonino Denaro, al quale andranno 1,691.61 euro, periodo 2 maggio – 31 giugno. Nel suo curriculum si descrive come «Persona sensibile, con i giusti requisiti per raggiungere un obbiettivo». 1,685.68 euro per il medesimo periodo andranno all’ex autista di Billari (nominato nel 2021) Demetrio Valentino Laganà, già candidato del Pd alle amministrative reggine del 2014 con una dote di oltre 500 voti personali in città. Nel cv vanta una recente esperienza (conclusa a fine giugno) come addetto alle pulizie di Trenitalia.
Mancette anche a destra
In quota Giuseppe Gelardi (Lega) è stato contrattualizzato il giovane Nicola Salerno di Riace, la cui fidanzata Claudia Rullo è consigliera comunale di “Riace Rinasce”. A lui andranno 1,507.74 euro lordi, periodo 12 maggio – 31 luglio. Il giovane Giuseppe Polimeni, già candidato alle comunali di Sant’Eufemia D’Aspromonte nel 2022, riceverà 1,691.61 euro, periodo 2 maggio – 31 luglio.
Domenico Giannetta di Forza Italia ha dato 707 euro lordi, periodo 15 maggio – 30 giugno al suo ex portaborse, di professione farmacista, Rocco Oliveri.
In quota Francesco De Nisi (formalmente Coraggio Italia), viene assunta la ex assessora comunale di Filadelfia, oggi consigliera comunale, Rosalba Galati. Per lei 5,400.00 euro lordi, periodo 1 aprile – 31 dicembre. Assunta da lui anche la giovanissima di Sant’Onofrio (classe 1999) Ilaria Trimboli, alla quale andranno 1,632.26 euro, periodo 10 maggio – 31 agosto.
Gli altri assunti
E se da un lato vengono assunti professionisti come la copywriter del gruppo Pubbliemme, LaC Newwork, Diemmecom (e sigle varie), alla quali sono andati 438 euro lordi per il mese dig iugno, alla personal trainer e istruttrice di ginnastica artistica Alessandra Gabrieli andranno 3.960 euro, periodo 1 aprile – 31 dicembre.
Alla neodiplomata catanzarese Mariafrancesca Bonanno andranno 2,280.00 euro, periodo 1 aprile – 31 luglio, mentre alla giovane reggina Giovanna Giunta, che vanta come titolo di studio un corso superiore di pasticceria italiana, adranno 1,360.00, periodo 1 giugno – 31 luglio.
Al sempre presente bracciante agricolo specializzato in raccolta mele, Giuseppe Carbone, andranno 1,507.74, periodo 12 maggio – 31 luglio, mentre al manager della ristorazione Francesco Badolati sono andati 876 euro a maggio e giugno.
Insomma, come al solito, il cambiamento sui costi della politica e le varie mancette del Consiglio regionale della Calabria può aspettare e chi lo promette lo fa giusto il tempo del mese di campagna elettorale, tanto a chieder conto sono in pochi.