Cari amici,
ho anticipato da tempo, ma con la prudenza e i dubbi residui, l’intenzione che deve essere condivisa e per quanto possibile supportata da Voi di continuare e cercare di potenziare I Nuovi Calabresi.
Sottolineo ancora una volta che, quando ho deciso – quasi alla fine dello scorso anno – di aprire un blog, le aspettative erano molto modeste. Un modo per dire a me stesso, prima che agli altri, che non potevo accettare la violenza, l’arroganza, la slealtà di coloro che avevo chiamato a dirigere con me la Fondazione Giuliani dopo la scomparsa del suo fondatore Sergio Giuliani, come da lui desiderato e dato per scontato.
Poi, poco alla volta le poche decine di lettori attesi sono diventati molte decine di migliaia. Oggi siamo a 300.000 visualizzazioni e pur ponendo al centro del nostro interesse Cosenza e la sua provincia, necessariamente riducendo l’attenzione al resto della Calabria, non solo i numeri sono cresciuti progressivamente ma soprattutto – ed il dato sorprendente e apprezzato con migliaia, diverse migliaia di commenti, emoji e condivisioni di lettori amici calabresi e non presenti in ogni posto d’Italia e d’Europa – il blog (che è di fatto un giornale atipico con un direttore che è quasi sempre autore solitario) è diventato l’organo di una comunità vasta che ha deciso non solo di leggere, ma anche di commentare, condividere e dissentire, come è giusto se si vuole ambire a essere il “portavoce” modesto dei cittadini, in gran parte delusi, stanchi di una politica che si fa fatica a definire tale, di una cupola di interessi anche sporchi, che si percepisce quasi fisicamente.
Quindi con una buona dose di incoscienza, ma con determinazione e senza timori cercherò di far fare a I Nuovi Calabresi un buon passo in avanti.
Intanto pubblichiamo in apertura il nostro “Manifesto programmatico” – ci perdonerete il tono enfatico – che ho chiesto di scrivere ad un amico caro, un intellettuale milanese che ci conosce e ama nel profondo la Calabria, sapendo di condividere molte idee, diverse critiche ai detentori del potere, lo sdegno per la storiaccia di Villa Rendano e de ICalabresi.
Ma voglio essere chiaro fino in fondo con voi cari amici:
- partiremo con alcune modifiche e concentrandoci su temi essenziali per noi calabresi, senza fare sconti a nessuno, ma non ignorando i gravi problemi che stanno venendo al pettine nel nostro Paese;
- cercheremo colleghi, amici, ricchi di competenze e di amore per la nostra terra che pretende di godere di tutti i diritti costituzionali. Chiudere ICalabresi, violare un accordo tra Pubblico e Privato come è accaduto con l’appropriazione banditesca della Fondazione, è uno sfregio alla Costituzione di cui nessuno oltre noi s’è indignato;
- I Nuovi Calabresi, se ne sarà capace, cercherà di crescere e migliorare, ma siccome non sono ricco – non ho mai preso una lira più di quanto mi spettasse per il mio lavoro passato, mai dalla Fondazione – vi inviteremo a dare un contributo economico modesto, non vogliamo un euro più del necessario. Conterremo molto i costi e quindi non occorreranno grandi risorse. Ma il potenziamento del giornale sarà possibile e proporzionato all’aiuto economico ripeto modesto che ci sarà dato. Come è nostro costume daremo conto delle entrate e delle uscite;
- la battaglia legale per obbligo di lealtà nei confronti di Sergio Giuliani, che pure ha disperso in sede testamentaria buona parte del patrimonio che aveva detto e scritto destinato in via prioritaria alla Fondazione, continua sia in sede civile che penale. Solleveremo anche in sede legale la violazione del patto Pubblico (Comune di Cosenza) e Privato – si chiama Sussidiarietà – che deve rispondere a principi di collaborazione, coprogrammazione, e condivisione a norma dell’art. 55 del Codice del Terzo settore.
Non si può dire che Mario Occhiuto, che quando era sindaco, come ricorda lui stesso, non solo convinse Giuliani ad acquistare e ristrutturare Villa Rendano, ma organizzò l’avvio a Napoli delle trattative con la proprietà SNAM, abbia rispettato quel che detta il Codice del terzo settore. L’eventuale mancato rispetto dei suddetti principi coinvolge anche l’attuale Sindaco Franz Caruso, perché il contraente è stato il Comune in persona di due Sindaci;
- non pensiamo di replicare l’esperienza de ICalabresi, ma di sicuro manterremo la linea editoriale di libertà, trasparenza, severità nei confronti di quanti non rispettano i diritti dei cittadini calabresi. Non dimentichiamo però che oltre al danno economico pari a € 500.000 a seguito della liquidazione della Srl editrice e della cessione della testata a pur meritevoli colleghi l’attuale progenitore non mi pare fedele anche parzialmente alla prima edizione. Non se ne dolga Camillo Giuliani che aveva fatto un lavoro eccellente fino al 29 luglio 2022, ma dopo aver letto le idiozie, la ripetuta devozione servile “alla forze politiche e sociali di Cosenza”, una dichiarazione che neppure la Pravda avrebbe potuto scrivere, autore Walter Pellegrini che anche per questo sarà denunciato a breve, debbo purtroppo ricordare le mie facili previsioni.
In questa fase non è possibile dire di più perché l’esperienza sul campo ci dirà se ce la faremo ad essere coerenti con il Programma manifesto per il quale sono grato e riconoscente all’amico Giuliano Corti, che ha assicurato con il suo plurimo contributo la qualità di Consentia Itinera, diretto con professionalità e impegno dalla dott.ssa Anna Cipparrone.
Speriamo di non deludervi cari amici. Se sarà per nostra inadeguatezza lo dichiareremo liberamente.