Un’occasione sprecata per fare crescere I Nuovi Calabresi

La possibilità di rendere più attraente e autorevole I Nuovi Calabresi per ora è venuta meno.
Di mio in questi questo stop c’è solo una salute precaria, una stanchezza incompatibile con la mia età. Il resto va attribuito a chi pur condividendo il progetto di un giornale – blog che ha replicato sia pure in scala ridotta il successo de ICalabresi, imbarazzante per i manigoldi dentro e fuori Villa Rendano, ha ritenuto legittimamente di tenersi fuori.
Avevo premesso che non basta la buona volontà per un’informazione libera e non banale, perché occorre la collaborazione di professionisti con spirito libero e il contributo economico dei lettori. Pensavo a 5 o 10 euro una tantum: non voglio credere che questo “obolo” abbia frenato i lettori nel manifestare il proprio consenso lesinando sulle emoji e sui commenti positivi.
Non importa, I Nuovi Calabresi continuerà come prima e se ci saranno opportunità le coglieremo.
Ora è troppo presto per immaginare il futuro de I Nuovi Calabresi. Esso si incontrerà con quanto accadrà nel Tribunali, dove tra pochi giorni saranno pendenti quattro processi, in sede civile e penale.
Resto convinto che lo stato in cui versa Cosenza e la Calabria – politica da strapazzo, massoneria deviata, un’informazione che non tocca i temi che contano per non recare disturbo ai poteri che hanno costituito una rete di relazioni tossiche che incombe sulla vita dei cittadini – diventerà insopportabile al punto che i timorosi prenderanno il coraggio a due mani per essere cittadini come gli altri italiani. Niente di più e niente di meno.