È stata costituita ieri, ora occorre che tutti coloro che condividono la sua missione (pubblicata sotto) aderiscano e la facciano vivere con idee, proposte, critiche. Tutte sono legittime e soprattutto utili per aiutare la Calabria a liberarsi dai suoi “lupi”.
Inoltre oggi alle ore 18 presso la sala dell’Hotel Royal di Cosenza sarà presentato il libro “Universo Calabria Stelle e buchi neri – Il declino colpevole di Cosenza”
Questa “lettera” inusuale – e fra poco spiegherò perché questo aggettivo – è indirizzata simbolicamente a tutti, calabresi, non calabresi, amanti e non della Calabria, italiani e non che in Italia vivono e quindi lo sono di fatto e di diritto. Nata come articolo da pubblicare su “I Nuovi Calabresi” abbiamo pensato che potesse essere quella che si chiama parte della “missione” della nuova Associazione che costituiremo a breve. Lo scopo, l’impegno, la dedizione di chiunque pretende che i calabresi abbiano tutti i diritti e i doveri, che sono il cuore della nostra Costituzione repubblicana, saranno i mezzi perché questa rivendicazione oggi in gran parte negata ai cittadini di Calabria non possa essere ignorata, irrisa, negata come accade oggi.
Ma quando scriviamo “tutti” intendiamo che virtualmente ci rivolgiamo con la forza della nostra volontà condivisa senza avere alcuna autorità in primo luogo ai cittadini che in un paese democratico dovrebbero essere i veri protagonisti, ma che lo sono sempre meno. Si invocano ragioni e giustificazioni anche fondate – la crisi economica e finanziaria diffusa, le guerre in corso, il disordine mondiale in luogo della mitica “globalizzazione” – ma il dato reale è che i diritti sociali e individuali si riducono, in taluni casi si sospendono e si violano in Italia e molto di più in tanti altri Paesi del mondo. Pensiamo sempre per primi al Popolo non ai governanti, ai potenti, ai privilegiati oltre misura, che se operano nel rispetto delle comunità dei cittadini debbono essere rispettati e non oggetto di pregiudizi generici e qualunquistici.
Questa nota non ha alcuna “autorità” che le dia “autorevolezza” e questo significa che forse non interesserà, anzi lascerà perplessi – ormai siamo abituati a considerare degni di ascolto quelli che vanno in televisione o sguazzano nella Rete con numeri enormi di followers, di coloro che seguono, che sono ammirati e fedeli a persone che esibiscono la loro bellezza e ne fanno una fonte di guadagni che un normale lavoratore non otterrebbe neanche se campasse cento anni.
Ora veniamo al punto per cui dando vita ad una Nuova Associazione ci rivolgiamo anche e soprattutto ai calabresi ovunque si trovino o amici della Calabria. Siamo in tanti, decine di milioni di diverse generazioni sparsi in tutt’Italia e nel mondo. I residenti in Calabria invece sono in continuo calo, i giovani sono i primi ad andarsene e i demografi prevedono chi in un futuro non remoto gli abitanti saranno poco più di un milione.
Eppure la Calabria è bella, molto bella, accogliente – molte minoranze perseguitate a casa loro sono state accolte e protette dai calabresi – nel passato Valdesi, Albanesi o Arbeshe, povera gente che veniva e viene da mezzo mondo per sopravvivere. Riace e il suo sindaco era diventato per la grande stampa internazionale un simbolo positivo e tra i più conosciuti, una specie di “imbucato” tra star, magnati, Capi di Stato. In Calabria ha rischiato di passare in galera una dozzina di anni!
Quindi ci sono molte cose che non vanno nella punta dello Stivale, ci sono molti “buchi neri”, molti che mettendo insieme massoneria deviata, mafiosi, speculatori, politici da marciapiede, uomini di cultura muti come quasi tutti coloro che si autodichiarano giornalisti o comunicatori, fanno moltiplicare i buchi neri e impediscono di vedere e ammirare le “stelle”, le tante stelle che splendono oltre che in cielo a terra, quella di Calabria.
Possiamo accettarlo senza reagire? Noi pensiamo di no. Speriamo, crediamo che in tanti, come cittadini del mondo, siano d’accordo su questo. Reagire è il contrario della violenza, è libertà di parola, di pensiero, rivendicazione di diritti fondamentali per tutti, e naturalmente anche per il popolo calabrese.
Ma occorre essere in tanti, convinti delle buone ragioni che ci uniscono, stanchi dei vili e dannosi che gestiscono il potere che hanno o usurpano, stanchi di essere o giudicati “figli di un dio minore” non perché lo siamo ma perché in troppi l’abbiamo accettato per pigrizia, per timore, per rassegnazione.
Impegniamoci a fare in modo che tutto questo non accada più.
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Vorrei collegarmi per assistere alla presentazione del libro ma non so come fare. Mi aiuta?