Gentile on. Bruno Bossio,
ho letto solo alcune parti dell’intervista pubblicata su Cosenzachannel e se me lo consente vorrei manifestarle alcune considerazioni al riguardo.
Non entro nel merito delle questioni interne al PD relative alle dimissioni o espulsioni di alcuni iscritti e alle difficoltà che il suo partito ha incontrato in questa o altra elezione.
Desidero solo ripetere ciò che ho spesso scritto sul PD in Calabria, prima su ICalabresi – fino a quando non è stato chiuso con una manovra oggi direi “di tipo fascista” – ed ora su I Nuovi Calabresi, che sta prendendo lo spazio con 0 risorse del progenitore.
Non mi risulta che lei e tutto il PD locale abbia detto “0hibò” in quell’occasione parte di un’azione criminosa che come oggi scrivo è ascrivibile anche alla forte presenza di massoneria deviata e mafia in città e provincia sulla cui governance pesa eccome.
Credo che piacerebbe ai cittadini onesti che anziché legittimamente parlare delle beghe interne al partito, che credo interessino solo agli attori protagonisti, sapere cosa fa e cosa pensa di questa presenza pervasiva sulla città, di cui la vicenda di Villa Rendano e annessi è parte.
Immagino che poiché c’è una larga parte cittadini italiani che vorrebbe poter contare su un partito progressista, riformatore, veramente impegnato senza ambiguità per ridurre le ormai intollerabili disparità sociali ed economiche, un partito che non appaia ingessato ad una specie di gerontocrazia che come lei sa in politica si conta in anni e non in decenni, aprendo a qualche giovane talora di buona volontà, spesso solo di mero maquillage, un partito e lei che ne è autorevole esponente facciano sapere se con Mario e Roberto Occhiuto, due nomi per tutti, è avversario, simpatizzante, addirittura concorde o alleato occulto come in tanti pensano.
Il fatto che il sottoscritto le stia antipatico, che scriva cose vere ma sgradevoli, ma che non ha mai commesso un reato anche bagatterale in tutta la sua vita, non avrebbe dovuto impedire a lei e al suo partito di dissociarsi da una squallida manovra alimentata da ambizioni frustrate, da malafede di “amici” da venti a cinquanta anni che ha distrutto quanto realizzato non da me solo a beneficio dei cittadini, e immagino che lei abbia apprezzato “l’operazione” che ora deve essere giudicata dagli Inquirenti se utile, congrua, gradita – come mi pare evidente – alla massomafia, creando una specie di palcoscenico a Villa Rendano per le esibizioni di Franz Caruso, un altro falso amico che si proclama socialista con la stessa legittimità con cui mi potrei definire “maestro del giornalismo” italiano.
Ed ancora, lei – debbo dire con poca fantasia – dice alcune parole di elogio ammiccanti nei confronti del segretario Schlein ma non può nascondere che per contarsi e quindi contare nel partito nazionale abbia sostenuto la più improbabile delle candidate alla segreteria.
Certo non l’ha fatto convintamente o per generosità, ma sono proprio queste furberie non piacciono alle persone che sanno sia essenziale un partito della sinistra, riformista sul serio, onesto e trasparente, con una classe dirigente vera non di cacicchi o peggio di cavalier serventi di cacicchi.
Non faccia la modesta, lei, Nicola Adamo e pochi altri siete i veri padroni del PD e fa tenerezza che l’avv. Maria Locanto che dovrebbe rappresentare il nuovo PD sia sparita nell’ombra taluni pensano emigrata tra i ghiacciai polari. Fa pensare che l’ex vice sindaco di Cosenza sia stata allontanata a malo modo dall’indecisionista Franz e poi abbia dovuto scegliere se fare politica o tornare a fare l’ingegnere. Ha optato con molta calma ed il freno a mano tirato per AVS ma non credo che qualcuno del suo club se ne sia doluto.
Concludo invitandola da politico intelligente quale è a riflettere su queste parole, che ora che mi è rivenuta voglia di occuparmi di politica (non penso ad alcuna candidatura patetica a 78 anni come non ho voluto candidarmi nonostante le pressioni affettuose di Giacomo Mancini, socialista vero non un clone mal riuscito come Franz l’elegantone. Sarei felice di pubblicare una sua replica ovviamente senza alcun taglio o manomissione.
Non credo che lo farà perché una che si sente principessa non colloquia con un valvassino.
Ma io ora mi comincio a chiedere “sono veramente un valvassino? “o solo perché beati monoculi in terra coecorum sono quasi un valvassore?
In ogni caso mi avrete non fisicamente tra le scatole fino a quando campo? No, fino a quando i cialtroni e traditori che mi hanno dato il “bentornato a casa” non saranno presi a calci proprio da principi e principesse perché da persone intelligenti forse hanno capito cha affidarsi ad un Walter Pellegrini qualsiasi ma aggiungo ad un Mario Occhiuto “cazzaro” (copyright di Iacchitè) è stata proprio una gran cazzata.