È il momento di ricordare il marcio che Cosenza, con tutte le sue componenti istituzionali, politiche, culturali e civiche ha sparso sull’immagine della città.
- Con azioni legali civili e penali abbiamo denunciato e rese pubbliche le ragioni inesistenti, ma nondimeno immonde, per le quali un dono plurimilionario fatto alla città su pressioni di Mario Occhiuto è stato aggredito da 4 traditori di cui si conoscono alcuni pochi dei molteplici sostenitori. Attendiamo dal dott. Gratteri cosa ne pensa perché il suo silenzio va spiegato.
- Con un giornale nato come blog abbiamo rivelato la falsità e l’infamia del racconto radicalmente falso di Walter Pellegrini, figlio indegno del galantuomo Luigi e della cara Letizia Pellegrini.
- Abbiamo incalzato con un Esposto alla direzione Terzo settore della Regione Lazio che certificava l’eclatante incompatibilità di Mungari nel ruolo decisivo che s’era cucito addosso per l’art. 2399 CC e lo abbiamo costretto a sottoscrivere una autocertificazione falsa ma utile a convincere due funzionarie infedeli a respingere un esposto che avrebbe fatto decadere con Mungari tutta la banda di pirati.
- Abbiamo registrato il silenzio tombale di tutta la Calabria.
- Abbiamo denunciato il crimine a tutte le istituzioni nazionali dalla Presidenza della Repubblica in giù. Nessun riscontro.
- Abbiamo pubblicato le azioni persecutorie a danno di due eccellenti professioniste, in particolare Anna Cipparrone, che aveva tra i molti meriti acquisito finanziamenti pubblici per centinaia di migliaia di euro.
- Abbiamo sollecitato l’editore del Gruppo editoriale laC ,che mi aveva inviato messaggi di apprezzamento e solidarietà, ovviamente inutili.
- Abbiamo scritto un libro con l’amico Corti un e-book su questa immonda vicenda che distrugge l’immagine della Cosenza colta e dinamica più avanti rispetto al resto della Calabria, non letto e in fuga dalla sua presentazione.
- Abbiamo, ho impegnato tutte le mie modeste risorse e poi ho dovuto fare l’avvocato di me stesso per perseguire in Tribunale un gruppetto di manigoldi.
- Partendo da un blog ho creato un giornale con oltre 1.500.000 lettori con me solo autore.
- Ho costituito un’Associazione civica che ha avuto 5 adesioni. Neanche a Myanmar (ex Birmania) un caso del genere.
- Ho reso pubblico tutto e non è bastato per far dire ai cosentini “Basta con questo schifo”.
- Lascio definitamente Cosenza che ha tradito il mio amore, la mia fedeltà che è comune a migliaia di cosentini obbligati ad andarsene perché le poche occasioni di lavoro sono appannaggio di figli, nipoti e amanti dei cosiddetti potenti.
- Farò di tutto, compatibilmente con la mia invalidità grave al 100% – grazioso regalo ampiamente previsto di questa masnada di delinquenti – perché Villa Rendano, liberata dai suoi occupanti, vada donata a un gruppo già identificato che non avrà alcun rapporto con la città che la Villa ha stuprato.
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Un giornale che chiude è una sconfitta per la libera informazione, speriamo che la vicenda venga chiarita da chi di dovere. Auguri e grazie per il suo impegno.Gaetano La Manna