In Italia, ma credo ormai in buona parte del mondo, nel linguaggio politico siamo scesi a livello di prima classe elementare.
I risultati si vedono. Gli USA seppelliscono di fatto la democrazia partecipata e scelgono per il ruolo di governatore degli Stati come la California, che ha il PIL dell’Italia, ex attori in disarmo e come accaduto con Regan presidenti, mediocri attori e per questo popolari inquilini della Casa Bianca.
Con Trump si è superata ogni linea rossa. Da accusato di avere attentato alla democrazia, sollecitando strani tipi con le corna taurine a dare l’assalto al Congresso, a unto del Signore mandato in terra per salvare, cioè nella versione originale, mandare in vacca il mondo.
Noi italiani non ci siamo fatto mancare le Ciccioline e una bella selezione di parlamentari spesso semianalfabeti.
Ma ciò nondimeno – in una realtà totalmente cambiata e certo non in meglio (fidanzate del Cavaliere, miracolati del M5S, tutti scelti non per meriti ma per indice di fedeltà) – continuiamo a fare uso di termini come comunisti, fascisti, sinistri che per gli italiani che hanno almeno 50 anni, non pischelli, non dovrebbero significare nulla giacché il comunismo è morto de decenni e sopravvive come forma originale di capitalismo in Cina e come autocrazia in Corea del Nord.
Non parliamo poi di Fascismo/fascista cioè termini che si riferiscono almeno al 1943 quando il sottoscritto non era neppure nato e il 21 febbraio “celebra” l’augusta età di 79 anni!
Se poi andiamo a vedere dove sono i sinistri o comunisti dobbiamo guardare almeno al Pd nato nel 2007 dopo veri cambiamenti di sesso.
E il PD – dichiarato “comunista” con il sottotitolo di “mangiatori di bambini – a giudicare dalla sua classe dirigente è piuttosto un sequel mal riuscito della DC o del Partito popolare e gli ex comunisti si contano sulle dita di una mano, sia perché fuori dal vertice – Schlein eletta segretaria di un partito al quale non era neppure iscritta, o pensionati ultrasettantenni che vivono di comparsate televisive perché almeno un po’ di politica l’hanno masticata.
Quale è la conclusione di questo sparare a casaccio parole fuori tempo e fuori luogo? Che le poche persone che seguono la politica, la giudicano, la conoscono, contano come il due di coppe e lasciano lo spazio a personaggetti di tutti i partiti che definire imbarazzanti è già fargli un complimento. Si va dalla Santadechè cresciuta e selezionata perché frequentatrice di salotti milanesi che contano o protagonista del Twiga o di altre lussuose discoteche, non proprio posti dove si incontrava compagni o camerati per “fare politica”, ma affari e carriera per arrivare a ectoplasma che di sinistro hanno solo il ghigno.
A Roma andava per la maggiore il salotto di Maria Angiolillo, vedova del fondatore del quotidiano Il Tempo. Una sola volta ebbi il “privilegio” di ricevere una telefonata della cortese signora che voleva “un piacere innocuo dalle Ferrovie”. Risposi con pari cortesia, le feci il “piacere” di cui sopra e convinta di farmi un onore mi chiese se avrei gradito partecipare almeno una volta al suo ambito salotto. Ringraziai ma lasciai cadere l’invito una tantum. Quando lo dissi ad alcuni cari amici lessi sui loro volti un’espressione di compatimento, traduco sei proprio un fesso inguaribile. Temo che avessero ragione.
Ma torniamo all’abuso di aggettivi come comunisti sinistri ecc. Scrivo del tornado Trump e il solito cretino che scrive grande Trump e per fare il piatto pieno grande Putin. Manca grande Salvini e siamo al completo.
Bisogna capirli, poverini, non lo fanno per cattiveria! No, sono pericolosi per sé e gli altri. Se la Calabria è sommersa di melma, se decine di migliaia lasciano la Calabria non pensano neppure di tornarvi per le feste comandate, se cialtroni e delinquenti osano farsi vedere in giro o in Tribunale dove li sto triturando, la colpa è di questi analfabeti che non meritano comprensione. Facciano la parte che conoscono meglio: pecore belanti, devoti a nullità, togati e non togati – ma sta venendo il tempo di scriverne senza ipocrisia – servi sciocchi, ma se vogliamo essere veramente liberi e meritarci i consensi crescenti da nord a sud dobbiamo trattarli come meritano: portatori tossici di inutilità e stupidità.