Si parla in queste settimane dell’inchiesta che ha toccato il Governatore della Liguria, Giovanni Toti dalla quale emergono finanziamenti “borderline” di privati alla politica, intrecci tra affari(sti) e politici e, immancabilmente, anche un po’ di ‘ndrangheta calabrese. Regalie, privilegi, status symbol. Senza dover rispolverare la vecchia anti-politica divenuta partito che alla prova dei fatti (e dell’entrata nelle istituzioni) si è rivelata un bluff, il cittadino comune continua a chiedersi: ma la politica è davvero tutta un “magna magna”?
Beh, se dal generale analizziamo il particolare, buttando l’occhio in alcuni contesti locali calabresi parrebbe proprio di sì. Un iconico esempio, come vedremo, tocca anche i famosi “Contratti istituzionali di sviluppo”, i famosi “Cis – Svelare Bellezza” tanto decantati dalla ex sottosegretaria di Stato, Dalila Nesci in tutta l’ultima fase dell’era di Mario Draghi e finiti nel saziare appetiti degli amici degli amici.
Siamo alle latitudini di Petilia Policastro, paese del crotonese noto a più riprese alle cronache nazionali per Lea Garofalo e per la vispa locale di ‘ndrangheta, ma anche per la divertente inchiesta “Sistema Petilia” (il cui processo di primo grado si sta per concludere al Tribunale di Crotone), dove si susseguono intrecci parentali ed affaristici, strafalcioni amministrativi, passi falsi e questioni degne di approfondimento (anche giudiziario).
In effetti, se la ditta di un parente della moglie del pessimo assessore comunale alla cultura Antonio Ierardi (sonoramente “trombato” alle ultime elezioni provinciali di Crotone) ha ricevuto un affidamento diretto per 7.686,00 euro nel 2023, senza che lo stesso venisse accompagnato alla porta (con sdegno) dai suoi compagni di Giunta, forse c’è da chiedersi se “così fan tutti”, a partire dal giovane Sindaco.
I figli… so’ pezzi ‘e core, ma anche i cugini non scherzano
Partiamo dal caso di Filomena Saporito detta “Fifì”, cugina del primo grado del Sindaco di Petilia Policastro, l’ex presidente della Provincia, Simone Saporito.
È una ragazza che si è laureata in economia a Cosenza nel 2018 ma già un anno prima, nel 2017, come molti suoi coetanei, risultava tra i disoccupati della Regione Calabria (unitamente all’attuale assessora comunale Carmelina Comberiati, che pare attenda il “ripescaggio” da una graduatoria concorsuale di idonei a Cotronei) a seguito di manifestazione di interesse su percorsi di politiche attive del lavoro. Tant’è che la stessa Saporito nel 2020 ha ricevuto una indennità di tirocinio di 1.800 euro per sei mesi di attività presso l’associazione “Orione” di Cosenza.
Ma è l’anno dopo, a seguito della vittoria alle comunali del cugino, che decolla l’attività imprenditoriale di Fifì, con un bel “bottino” di soldi pubblici a suo favore erogati proprio dal Comune.
Filomena Saporito, difatti, è titolare dell’impresa CA.GE.PR.AV Multiservice che ha come oggetto la “costruzione di strade, autostrade e piste aeroportuali”.
L’azienda ha iniziato la sua attività il 24 marzo del 2021 e proprio nella stessa data ha protocollato (con n. 1155) presso l’amministrazione comunale, all’epoca guidata da Amedeo Nicolazzi, una proposta di affidamento del servizio di ripristino delle strade post incidente stradale. Una proposta ignorata fino al dicembre del 2021.
In effetti, solo due mesi dopo la proclamazione del Sindaco-cugino, su proposta del vicesindaco Carmelo Garofalo, veniva approvata la convenzione tra CA.GE.PR.AV Multiservice di Filomena Saporito ed il Comune (con deliberazione n. 44 del 7 dicembre, durante la cui approvazione il sindaco, argutamente, era assente) “per il ripristino delle condizioni di sicurezza stradale e la reintegra delle matrici ambientali compromesse dal verificarsi di incidenti stradali, interventi eseguiti in situazioni di emergenza”. Un rapporto che viene qualificato come “concessione di servizi” con diritto dell’impresa a “sfruttare economicamente il servizio”.
Certo, nell’atto si legge che “l’amministrazione intende realizzare detto servizio attraverso operatore esterno che con comprovata esperienza e capacità tecnico-operativa, possa al meglio rendere il servizio a beneficio della collettività” ma, nonostante questo, il Comune sceglie una ditta che gli ha presentato il progetto il giorno stesso dell’inizio della sua attività. Ditta guidata da una neo-laureata fresca di tirocinio presso una associazione no profit che si occupava di tutt’altro. Quindi, questa “comprovata esperienza e capacità” nell’ambito richiesto non risulta nè dalla “storicità” di una ditta, nè dell’expertise della titolare, neofita nel campo.
In soldoni (in tutti i sensi), di comprovato c’è solo la parentela con il Sindaco (da lei apertamente sostenuto anche elettoralmente). Anzi, le malelingue petiline riferiscono che Filomena Saporito lavori presso la ditta “Cifil Poste Private” di Cinzia Loria, moglie di Salvatore Daniele, socio di fatto del marito della Saporito nella ditta “Danicar trasporti s.d.f.” inaugurata nell’agosto 2023 alla presenza del Sindaco. E allora, se così fosse, chi gestirebbe effettivamente la società? Misteri petilini.
Nonostante tutto questo, la ditta di Fifì ha recentemente ricevuto dal Comune di Petilia Policastro un affidamento diretto dei lavori di completamento riguardanti la realizzazione di un “nuovo centro di raccolta” nel Comune di Petilia Policastro. Non proprio in linea con l’attività dichiarata di CA.GE.PR.AV Multiservice, ma 77.738,00 euro di affidamento diretto (come da determina n. 1031 del 6 dicembre 2023), fanno comunque gola.
In merito, inoltre, l’amministrazione ha dimostrato una straordinaria efficienza burocratica. CA.GE.PR.AV ha emesso fattura il giorno 19 dicembre (n. 6 per 77.700,00 euro) e il giorno immediatamente successivo con determina n. 1092 ne viene determinata la liquidazione e il mandato di pagamento. Un bel regalo di Natale per la ditta di Fìfì, o chi per lei.
Un affare da “spruzzo”
Le buone notizie non arrivano mai da sole. Il 12 agosto del 2021 Filomena Saporito si è sposata con Graziano Carvelli, titolare di una carrozzeria che porta il suo nome e della ditta “Spruzzo” (nonchè della società di fatto “Danicar”).
Anche Carvelli ha ricevuto bei denari con gli affidamenti diretti dal Comune di Petilia Policastro, guidato, come si è detto, dal cugino della moglie. In particolare, con determina n. 83 del 15 febbraio 2024 venivano liquidati a Carvelli 2.500,00 euro per la riparazione di un veicolo comunale, mentre con la determina n. 70 del 1° febbraio 2023 gli sono stati liquidati 3.050,00 euro per la riparazione di tre scuolabus comunali.
Ma è proprio con uno scuolabus che Carvelli ha fatto un vero e proprio affarone. Con determinazione n. 131 del 26 ottobre 2023 (con ordine di acquisto diretto del giorno successivo) il Comune di Petilia Policastro ha deciso di procedere all’acquisto dalla ditta “Spruzzo” di Carvelli Graziano di uno scuolabus usato da 35 posti “IVECO 49E12/52 Cacciamali Thesi 6” per una cifra di € 19.764,00 (scrittura privata del 20 novembre 2023).
Si tratta di uno scuolabus immatricolato nell’anno 2000, definito, da chi lo ha visto, “un vero e proprio rottame”. Basti pensare che un veicolo dello stesso modello, immatricolato nel 1997, sempre con 35 posti, è stato venduto nel 2016 da una società di trasporto pubblico locale di Treviso ad una associazione privata a 1500 euro oltre iva, mentre un modello da 25 posti immatricolato nel 1999 nel dicembre 2023 è stato messo all’asta dal Comune di Mengo (AN) con una base di 500 euro.
Insomma, la ditta “Spruzzo” ci ha guadagnato, almeno, dieci volte tanto, mentre il Comune di Petilia ha acquistato un “rottame”.
Da sottolineare che la Cacciamali è fallita e quei modelli di scuolabus hanno portato 10 anni fa nella provincia di Como a 52 interventi in 5 anni per cattivo funzionamento delle porte (e una bambina volata via dallo scuolabus in corsa) e 1.150 interventi di manutenzione in cinque anni. Non proprio un “usato sicuro”.
I soldi dei Cis alla ditta di mammà…
E veniamo al “Cis”, parliamo del progetto di “riqualificazione urbana del percorso “Via Arringa – C.so Giove” ed efficientamento energetico illuminazione centro e frazioni” che grava anche sui fondi europei di sviluppo e coesione 2014-2020.
Nell’ambito di tale progetto, con determina n. 240 del 14 giugno del 2023 veniva affidato alla Planning and consulting srls il servizio di ingegneria e architettura per la stesura dei piani di sicurezza in fase di progettazione e per il coordinamento della sicurezza in fase di esecuzione del progetto stesso. Responsabile unico è il responsabile dell’ufficio tecnico comunale, Francesco Trovato, che ha firmato anche la determina n. 386 del 16 maggio 2024 che liquida a Planning and consulting srls la cifra di 27.279,20 euro.
Dietro l’inglesismo della società troviamo che socio al 99% è l’ingegnere Pietro Trovato, cugino (di secondo grado) del dirigente responsabile del procedimento firmatario della liquidazione di pagamento, mentre amministratrice unica e socia all’1% della società è la madre, Giuseppina Caselli. Però la sede legale della società coincide con la residenza del figlio. La Caselli, quindi, è una testa di legno? Chissà.
… e al dirigente indagato in “Glicine-Acheronte”
Per la progettazione e l’esecuzione di quel progetto è stato scelto dal Comune di Petilia Policastro lo scorso 4 aprile l’ingegnere Francesco Mario Benincasa, al quale sono stati liquidati con determina n. 374 del 14 maggio 2024 ben 12.500,00 euro.
Benincasa è dirigente del settore lavori pubblici e infrastrutture stradali della Provincia di Crotone (già Sindaco e pluri-consigliere comunale a Rocca Di Neto), nonchè referente del programma triennale delle opere pubbliche 2022/2024 del medesimo ente.
Pochi si ricordano che proprio due giorni prima che ricevesse l’incarico dal Comune di Petilia Policastro, la Dda di Catanzaro ne chiedeva il rinvio a giudizio, in quanto indagato nell’ambito dell’inchiesta “Glicine-Acheronte” per turbata libertà nella scelta del contraente e falso (per lui Nicola Gratteri chiese l’arresto, pur non ottenendolo dal Gip).
Per la Dda di Catanzaro, Benincasa era un dirigente che “risultava essersi messo più volte a disposizione delle richieste di Sculco Vincenzo” e che “la discrezionalità del dirigente di settore BENINCASA sarebbe stata assoggetta agli ordini di SCULCO”, si legge nelle carte dell’inchiesta Glicine. Addirittura, in una intercettazione del 4 dicembre 2019 Sculco invitava un terzo soggetto ad incontrare alla Provincia di Crotone “l’ingegnere Benincasa” raccomandandosi dicendo “portagli… carte, pane e companatico”.
Sempre tra le carte dell’inchiesta spunta un affidamento diretto firmato da Benincasa il 14 agosto del 2020 per la “manutenzione strada e sistemazione costoni SP 36 Petilia-Pagliarelle”. Con ciò destinando soldi pubblici ad imprenditori “amici” di Sculco, principale indagato nell’inchiesta.
Un piccolo particolare: in Glicine si legge che l’attuale Sindaco di Petilia Policastro, Simone Saporito, era stato eletto consigliere provinciale il 3 aprile 2019 “nella lista “Nuova Provincia” in quota promossa da “i DemoKratici” e per volontà di SCULCO Vincenzo al quale si era a suo tempo affidato, come emerso dalle intercettazioni in relazione alle votazioni di quel Consiglio provinciale” (pag. 947 della richiesta per l’applicazione misure cautelari della Dda).
Una opposizione “moscia” e … incompatibile
Se a questo punto qualcuno si sta chiedendo se esista una opposizione di tipo politico all’amministrazione di Petilia Policastro, non sarà un segreto di pulcinella la risposta negativa.
Questo perchè il “leader” della minoranza, nonchè ex candidato sindaco della lista “Insieme” è l’avvocato Giovanbattista Scordamaglia, già vicesindaco e assessore alla cultura dal 2004 al 2007, nonchè consigliere tra il 2008 e 2010, che non ha mai esercitato effettivamente il suo ruolo in maniera “ruspante”. Eppure nel suo programma elettorale scriveva “vogliamo essere gli ispiratori di un nuovo modo di concepire la cosa pubblica” e “Dare contenuti e reali opportunità per la partecipazione delle persone alla vita politica e amministrativa del Comune è il primo forte impegno che ci assumiamo”. Parole al vento se si pensa che pochi giorni dopo la proclamazione del Sindaco e dei consiglieri nell’ottobre del 2021, Scordamaglia ha subito ricevuto un incarico legale dal Comune (Delibera di Giunta n. 30 del 21 ottobre 2021) con un compenso di 2000,00 euro. Nel 2022 ha ricevuto la liquidazione di pregressa attività legale a favore del Comune, mentre poco prima delle ultime elezioni provinciali con determina n. 49 del 30 gennaio del 2024 gli è stato affidato un ulteriore incarico legale per 3000,00 euro, in virtù della “pregressa proficua collaborazione con il Comune di Petilia Policastro”. Ciò porterebbe, secondo alcuni, ad una ipotesi di incompatibilità con la carica di consigliere comunale prevista dal Testo Unico, nonchè ai fari puntati della Corte dei Conti, che impone la gratuità degli incarichi conferiti dal Comune a consiglieri comunali-professionisti. Ci saranno certamente sviluppi.
2 Comments
grazie per dare notizie che nessuno dà
Mamma mia, sono senza parole. Grazie tante per il suo lavoro.