Nei giorni scorsi abbiamo invitato i cittadini che per impegno, ruolo sociale e notorietà rappresentano le classi dirigenti, intese nella loro più ampia accezione, di Cosenza e della Calabria – senza distinzioni politiche, culturali e ideologiche – a “debellare il cancro” che uccide la Calabria e offende i calabresi ovunque diffusi.
Questi articoli sono stati letti e credo apprezzati da oltre 2000 lettori. Nessuno invece dei destinatari dell’appello, alcuni peraltro preavvertiti, ha risposto, ha fatto conoscere il suo pensiero, di consenso e adesione o no.
Non amo dare giudizi generici e perentori, ma un dubbio, che in questi pochi anni vissuti a Cosenza è divenuto quasi certezza, è che da coloro che sono o si sentono elite non c’è da attendersi nessun aiuto.
Lo avevamo capito nei mesi scorsi quando ho scritto una lettera aperta di denuncia ai parlamentari eletti in Calabria. Ho inviato formali denunce alle maggiori Istituzioni nazionali e territoriali, a gran parte della stampa, faccio prima a dire “a mezzo mondo”.
Conosco bene il mondo della politica e dell’informazione – cambiano i nomi dei protagonisti, non le “regole” del gioco – e so che quando poni una questione seria, grave (non importa se a firma di un potente – cosa che tuttavia aiuta –) qualcuno dà segni di vita, non urla, non agita sciabole, ma capisce e fa capire.
Tra i cosiddetti “opinion leaders” da tempo si è collocato il pm Gratteri. Parla anche a “schiovere”, compare sugli schermi tv e su paginate di giornali autorevoli, dice cose intelligenti e giuste, ma soprattutto utili ad accreditarsi come un “santone laico”, protagonista e protettore quasi solitario della legalità.
In effetti lo è o lo è stato, ma non al punto di essere la sola e seria voce della Verità. Per un solo motivo: perché non lo è.
Aveva colpito in tanti una sua intervista televisiva ai limiti dell’insolenza nei confronti del Presidente del Consiglio “più furba che intelligente” ed io avevo scritto un articolo titolato più o meno che “l’aveva fatta fuori dal vasino”.
Molto più autorevolmente lo aveva sottolineato il “guru” Paolo Mieli.
Un paio di giorni fa il Corriere dedica una pagina intera ad un’intervista “con il freno a mano innestato” nei toni e nella sostanza, una miscela di buonismo, di prudenza rispettosa, sino ad affermare, riferendosi alla riforma della giustizia all’esame del parlamento che “il pericolo dietro l’angolo è un pm al di fuori della giurisdizione che non lavora più per cercare la verità, ma una condanna a tutti i costi».
Gratteri, faccia di bronzo, contro la riforma Nordio. Proprio lui – Così titola il quotidiano Il Foglio.
Che io sappia solo un giornale in Calabria ha sottolineato la “conversione ad U” del procuratore vate, ma di una cosa sono abbastanza sicuro: che in molti “ambienti che contano (e parlano poco o niente)” l’autogol di Gratteri è stato sottolineato con un pennarello rosso.
Più di questo oggi non so prevedere. Ma una cosa che dipende da me so che la farò: il dott. Gratteri deve spiegare se è vero, come pare che sia, che lui con partecipazione attiva o omissiva, e con quali legittime ragioni, ha sostenuto o incoraggiato o favorito il progetto di Walter Pellegrini ed una pletora di complici per occupare e distruggere una fondazione – un ente no profit, non un rifugio per latitanti –, la sua Villa Rendano con le sue realizzazioni, un giornale libero e vincente, forse sgradito al suo coautore Nicaso.
Può ovviamente anche smentire che questo sia accaduto, nonostante ci siano molti, molti indizi concorrenti, ma lo deve dire e, se non è vero ciò che appare, dovrebbe invitare il boss mio omonimo a “smammare”, lui, sodali, parenti e clienti.
Tutto questo a prescindere dalla sentenza su Abuso di diritto perché essa non toglierà e non aggiungerà nulla a ciò che già tutti sanno e che con poca eleganza definisco una “stomachevole porcata”.
2 Comments
Sono le persone come lei che mi fanno sentire orgogliosa di essere calabrese…diretto, coraggioso e mai sopra le righe….se tutti o almeno una buona parte fossero come lei vivremmo in un mondo migliore. L’ammiro davvero molto e le auguro di vincere la sua battaglia. Un abbraccio cerchi di stare bene…grazie di ❤️
Troppo generosa Grazie comunque