Come titolare l’ennesimo articolo su Santadechè? Credo che vada bene un titolo secco: Ricatto. Massimo Giannini l’ha definita la “scatola nera” di La Russa, mi pare giusto e non banale.
Detto questo – premesso che dei ricatti di questa arrampicatrice sociale non ce ne frega nulla – aggiungiamo qualche breve considerazione pensano ai comuni cittadini.
- Stato un padre idiota ad insegnare alle mie figlie ad essere “serie”, qualunque cosa questo aggettivo voglia dire. A non guardare al portafoglio dei genitori dei ragazzetti che giravano attorno (erano belle e attraenti, non è merito mio), ma alla loro intelligenza, sensibilità, correttezza.
- Continuare a dire che tutti i cittadini sono uguali davanti alla legge è una bufala. Sarebbe opportuno non scriverlo nei tribunali e non dirlo in giro o in televisione.
- Non accusare solo la destra.
- Non fate l’elogio dello studio, della fatica, dell’impegno nel lavoro perché rischiate di essere presi a sputacchiate in faccia.
- Se vi chiamate Concetta Nonsochi sposate anche un anziano mezzo rincoglionito che abbia un doppio o triplo cognome. Fa fico, una volta convolati a giuste nozze potete anche divorziare o meglio mandarlo a quel paese senza consumare, ma chiedendo non gli alimenti, ma il diritto di portarvi dietro il cognome che sa tanto di nobiltà. Fate finta di non sapere che nel passato i titoli nobiliari spesso erano farlocchi e la mia amatissima nonna paterna la Baronessa De Dominicis, che nobile con le toppe lo era veramente, me lo ricordava in continuazione.
- Se potete non leggete le gesta della Dani se volete credere alla bontà equità e misericordia di Dio.