Non me ne vanto ma, essendo l’autore quasi sempre unico, ho piacere che le visualizzazioni, che sono il numero dei lettori, i commenti e le condivisioni siano aumentati in modo esponenziale.
Ne sono lieto perché tutto questo conferma il successo stroncato da un manipolo di manigoldi de ICalabresi, con le coperture politiche e mafiose necessarie, e spiega il successo, proporzionalmente analogo, de I Nuovi Calabresi.
Non c’è una formula segreta, basta scrivere in libertà e con responsabilità, che vuol dire che ogni parola deve essere suffragata da una fonte certa e verificata.
Questo spiega perché iCalabresi ricevettero due sole querele che la Procura di Catanzaro archiviò nonostante colui che l’aveva temerariamente presentata fosse un docente universitario con carriera sprint e membro del CSM, nonché relatore in favore del dott. Gratteri.
Meno bene è andata con I Nuovi Calabresi, perché ho ricevuto due decreti penali – un altro inedito nella mia vita – che sono notoriamente anticostituzionali. La loro originalità consiste nel fatto che il condannato non ne sa niente, e quindi non può difendersi, e il GIP, quello che deve vagliare le richieste della Procura firma e timbra come in una catena di montaggio. Leggere e valutare non sia mai.
In entrambi i casi sono sicuro che l’autore della denuncia è Mario Occhiuto – l’ha detto lui pur vantandosi di “essere uomo di pace”, meno male che non si è autosantificato – utilizzando una parola tratta da un collegamento con WhatsApp riservato solo ai giornalisti de ICalabresi (non so se fosse str.. o simili) con il quale mi congedavo dai miei colleghi compreso il giuda di turno. Inutile dire che quell’intrusione era del tutto illegittima perché più sentenze hanno definito quei messaggi pari alla corrispondenza, quindi tutelata addirittura dalla Costituzione. Il secondo che immagino provenga dal clone di giuda è un mistero.
Poiché nel penale l’avvocato non può difendere se stesso ho dovuto incaricare un collega romano, ovviamente pagando il giusto onorario.
C’entra questa pervasività giudiziaria con il tema della libertà? Certo, è sicuro, e molti giornalisti con contratti precari e compensi da fame, volenti o nolenti, si autocensurano.
Alla faccia del più volte citato art. 21 della Costituzione.
Se iCalabresi da me diretto ha applicato le regole del libero giornalismo restando immune e I Nuovi Calabresi sono stati motivo di due decreti penali ignoti per cui debbo “andare a processo” farsa, quale conclusione possiamo trarne? Che I Nuovi Calabresi danno un imprevisto fastidio ai cialtroni ovunque e collocati e non potendo contestare la veridicità delle affermazioni e dei commenti gli stessi cialtroni ricorrono a mezzi inusuali (la querela è quella che va di moda per le presunte diffamazioni a mezzo stampa) e non avendo nulla di serio da rimproverare fanno un largo uso di dati, affermazioni false, che un giudice diligente getterebbe nel cestino, quelli non diligenti le bevono per pigrizia, incapacità, scarsa onestà e producono ordinanze e sentenze scandalose. Per questo ho ricusato un(a) giudice e il processo è ora sospeso, e non potendo fare appello per la scadenza dei termini ho affidato ad avvocati stimati e competenti un nuovo ricorso su basi giuridiche diverse e non manipolabili.