«Fanno solo nomine» è la frase che si sente echeggiare tra gli addetti ai lavori nei corridoi del Consiglio regionale della Calabria. Difatti, tra moltiplicazione delle commissioni consiliari (l’ultima nel 2020, sull’agricoltura), consulenti, esperti o sedicenti tali, portaborse e autisti, non si può certo dire che il clientelismo non sia di casa in quel di Palazzo Campanella.
E con i costi della politica alle stelle, nel silenzio generale, l’icona dello spreco continuano essere i famosi Co.co.co., i contratti di collaborazione pagati fior fior di quattrini dai calabresi, stipulati dai presidenti dei gruppi consiliari a favore degli amici degli amici, spesso senza nessuna competenza (e, probabilmente, senza nessun compito effettivamente svolto).
Insomma, “mancette” per foraggiare e ripagare i portatori di voti grandi e piccoli pari a 1.406.024,22 euro per il solo 2023, praticamente 45.355,62 euro al mese per 31 consiglieri, come messo nero su bianco dalla deliberazione n. 82 dell’Ufficio di Presidente del Consiglio regionale dello scorso 5 dicembre firmata dal Presidente Filippo Mancuso. Una mangiatoia dalla quale attingono tutti, compresi gli ex movimenti anti-sistema.
Finalità istituzionali o finanziamento occulto alla politica?
Il grande enigma alla base del groviglio legislativo è il seguente: questi contratti di collaborazione o servono a compiere finalità proprie del gruppo consiliare al quale afferiscono o a finanziare amici e sostenitori del politico eletto? La soluzione a questo quesito è dirimente, perchè il rischio è di incorrere ad un finanziamento occulto e, quindi, illecito alla politica e ai partiti.
A livello calabrese le norme di riferimento sono contenute nella legge regionale numero 13 del 2002 che all’articolo 1 dispone che “Il Consiglio regionale assicura ai Gruppi consiliari, con spesa a carico del proprio bilancio, il personale e i mezzi necessari all’assolvimento delle loro funzioni (…)”, mentre il successivo articolo 5 dispone, invece, che “I Gruppi consiliari non possono utilizzare neppure parzialmente i contributi in denaro a carico del bilancio del Consiglio regionale per finanziare, direttamente o indirettamente, attività estranee ai Gruppi o alle loro finalità (…)”.
Sul punto i controlli sono stati, ad oggi, abbastanza flebili e le rendicontazioni effettuate dai capigruppo consiliari equivalgono a chiedere al lupo se ha mangiato la nonna di Cappuccetto Rosso.
C’è da chiedersi collaboratori abbiano mai messo piede in cittadella regionale o a Palazzo Campanella, se abbiano mai effettuato una qualche mansione attinente alle finalità proprie dei gruppi consiliari e, soprattutto, se, almeno in astratto, abbiano le opportune competenze o se a farla da padrone, più che il curriculum, sia la fede politica e i voti portati alle elezioni.
Co.co.co.? No, Co.co.show!
Sfogliando i curriculum di questi collaboratori pubblicati sul sito del Consiglio regionale, troviamo molte persone il cui excursus professionale o accademico non sembra essere molto in linea con le competenze che servirebbero a una pubblica amministrazione.
Tra i contrattualizzati dai gruppi consiliari in questo 2023 troviamo Roberta Pignolo, logopedista crotonese del centro fisiokinesiterapico “Star bene s.r.l.”. A lei andranno 2.840,00 euro lordi per una collaborazione dal 1 marzo al 31 luglio. Per lo stesso periodo andranno 2.730,00 euro lordi a Cristian Tricanico, titolare della “Carrozzeria Tricanico” di San Marco Argentano.
Una cifra più alta, 3.155,36 euro lordi, per il periodo 14 febbraio – 31 luglio, andrà al bracciante agricolo reggino Giuseppe Carbone, che nel curriculum reca esperienza nella “raccolta mele”.
2.725,26 euro lordi (periodo 7 marzo – 31 luglio) andranno al body builder di San Ferdinando, Zeno Timpani. Il reggino Cristian Santucci, che vanta una esperienza Corriere GLS, avrà 1.828,00 euro lordi (periodo 1 marzo – 30 giugno), mentre la diplomata in moda a Siderno, Maria Antonella Versace, avrà 2.400,00 euro lordi (1 marzo – 31 agosto).
A Rosa Galante, commessa di negozio di abbigliamento, andranno 3.950,14 euro lordi (13 febbraio – 31 luglio) mentre all’ex benzinaio Rosario Rotundo, 2.595,00 euro lordi (10 febbraio – 31 luglio). L’assistente di studio odontoiatrico Rossella Rocca avrà 2,693.42 euro lordi (9 marzo – 31 agosto), mentre andranno 2.152,32 euro lordi alla O.s.s. lametina Teresa De Fazio (10 marzo – 31 luglio). Alla collega o.s.s. Erika Tinari di Rossano andranno 1.698,57 euro lordi (2 febbraio – 30 aprile), mentre al postino crotonese Daniele Serena 2.280,00 euro lordi (1 marzo – 30 giugno).
Insomma, tutti titoli e professionalità onorabili e rispettabili, ma cosa possa fare un portalettere, un benzinaio, un operatore socio sanitario o una logopedista nel Consiglio regionale della Calabria resta un mistero.
I contratti dei Dem: il nuovo corso può attendere
Entrando nel dettaglio della fidelizzazione partitica, possiamo dire che se mai ci sarà una ventata di novità nel “nuovo” Pd targato Schlein, difficilmente attecchirà in Calabria dove cacicchi e capibastone la fanno da padrone, nonostante il maquillage “made in” Nicola Irto.
Vecchi metodi, vecchie nomine. Ecco che tra i “contrattini” più corposi stipulati dal capogruppo Domenico Bevacqua, spunta fuori l’ex consigliere regionale dei Ds e già collaboratore del Presidente Mario Oliverio, Franco Pacenza. Nel periodo dal 1 marzo al 31 dicembre, Pacenza avrà 18.020,00 euro lordi, che si uniranno ai 6.026,28 euro lordi mensili di vitalizio come ex consigliere.
Si unisce ai contratti di casa Pd quello all’ex assessora all’ambiente e oggi consigliera del comune di Soverato, Rosalia Pezzaniti, che avrà 2.850,00 euro lordi dal 1 marzo al 31 luglio. Nel curriculum vanta la licenza media e una esperienza come operatrice di call center. Per lo stesso periodo, all’ex assessore comunale di Cetrato e già membro dell’assemblea nazionale del Pd, Carmine Quercia andranno 3.845,00 euro lordi. Idem con patate all’avvocato Lucio De Brasi, consigliere comunale di Bonifati con delega al turismo, che avrà 3.275,00 euro lordi.
2.730,00 euro lordi (1 marzo – 31 luglio) andranno al vice segretario del circolo Pd di Sant’Andrea dello Jonio, Daniele Samà, già consulente di vendita per la “Calabria Cosmetics s.r.l.”. Per lo stesso periodo ad Elena Pugliese, insegnante di sostegno a Pistoia e consorte del segretario provinciale del Pd di Catanzaro, Domenico Giampà, andranno 2.850,00 euro lordi.
Somma ingente per Girolamo De Maria, ex “portaborse” di Nicola Irto, che riceverà 8.775,00 euro lordi fino a fine luglio, mentre all’ex candidato comunale a sostegno di Giuseppe Falcomatà (lista “A Testa Alta per Reggio”) Filippo Pollifroni, andranno 4,775.00 lordi.
Ipocrisia a 5 stelle
Quando si dice predicare bene e razzolare male. L’attuale capogruppo regionale del M5S, Davide Tavernise nel maggio del 2018 (all’epoca era consigliere comunale di Crosia), presentò la proposta di legge “taglia privilegi” unitamente ad alcuni parlamentari pentastellati, cui seguì una raccolta di migliaia di firme dei cittadini calabresi. Veniva proposto, tra le altre cose, proprio il taglio delle spese per i gruppi consiliari. «La casta politica non può più continuare ad arroccarsi sulle proprie posizioni, a difesa di privilegi e prebende che hanno ampiamente dimostrato di non meritare. Questa legge è per noi un atto dovuto, un dovere da portare avanti nella regione più povera e, probabilmente, peggio amministrata d’Italia», «Intendiamo apportare un contributo decisivo al contenimento della spesa pubblica» si legge in comunicati degli anni passati firmati dai pentastellati e dallo stesso Tavernise.
Oggi, quindi, non più urla contro la casta e gli sprechi della politica (l’ex deputato Alessandro Melicchio arrivò a chiedere lo scioglimento del consiglio regionale per questo nel 2020), ma un adagio in una sequela di nomine e contratti, forse più imbarazzanti di quelli di altri gruppi consiliari.
E se Tavernise nel 2022 ha contrattualizzato un amico bagnino, un aiuto casaro e un aiuto falegname, nel 2023 ha rilanciato con l’assunzione della ballerina di latino americano Denise Zicarelli, figlia dell’attivista patrizio Zicarelli, elettore del capogruppo grillino. Tra le competenze nel curriculum della Zicarelli, oltre a quelle di social media manager, vi è quella di gestore del blog “Zicarelli sisters”. A lei andranno 2,782.14 euro lordi dal 3 febbraio al 30 aprile. Per lo stesso periodo allo studente di scienze motorie di Mirto Crosia, Domenico Mazza, andranno 1,698.57 euro lordi, stessa cifra per ex barista di Corigliano-Rossano, Francesca Lettieri.
Insomma, piatto ricco per i “Tavernise’s friend’s”. Presente anche Giulio Cavallo che riceverà 2,632.26 euro lordi (periodo 23 marzo – 30 giugno). Cavallo, oltre ad essere stato “portaborse” del deputato Francesco Forciniti, lo è stato anche dello stesso Tavernise, poi sostituito dall’ex candidato regionale grillino Domenico Miceli, marito di Maura Zinna, assistente dell’europarlamentare Laura Ferrara.
In quota Francesco Afflitto è presente il tributarista cirotano Giuseppe Bianchi. Contrattino rinnovato per Federica Santoro che avrà ben 5.820,00 euro lordi. La Santoro è la sorella del fidanzato della figlia di Afflitto. Insomma, begli intrecci per gli ex paladini anti-casta calabresi.
Nella Lega ex candidati “riciclati”
Sono lontani i tempi in cui l’allora capogruppo dei salviniani Tilde Minasi ostentava un taglio netto dei costi della politica per il gruppo Lega in Consiglio regionale. Oggi nell’elenco dei Co.co.co. troviamo tanti “contentini”, in primis per ex “trombati” regionali. Al consulente aziendale Osvaldo Piacentini, già candidato alle regionali con la Lega nel 2020 e attuale responsabile del dipartimento regionale della Lega sulle “attività produttive e sistema bancario”, andranno 3.921,68 euro lordi (periodo dal 24 marzo al 31 luglio). Alla consulente del lavoro Francesca Borrelli, ex candidata regionale della Lega nel 2021, per il periodo dal 10 marzo al 31 luglio andranno 3.339,16 euro lordi, mentre per l’ex collega candidato e attuale sindaco di Crosia, Antonio Russo, andranno 3.550,00 euro lordi (periodo dal 1 marzo al 31 luglio).
Fratellisti e Forzisti, ce n’è per tutti
Anche i meloniani sono degli “spendaccioni” per quanto riguarda i fondi per i Co.co.co. In lista due “mogli di”: Cinzia Rotella, moglie del vicesindaco di Settingiano, Domenico Russo, che riceverà 2.069,52 euro (15 marzo – 31 luglio) e l’avvocata Elisa Iannelli, moglie del consigliere comunale di Lamezia Terme Antonio Lorena, che per il medesimo periodo riceverà, invece, 2.483,42 euro lordi.
2.201,61 euro lordi andranno all’ex candidato comunale di Rende Eugenio Trombino e alla vicesindaca di Casali del Manco, Federica Paura (6 marzo – 31 luglio); 2.748,39 euro lordi, invecem all’ex consigliere comunale di Fagnano Castello, Fabrizio Iapichino e all’assistente domiciliare di Piane Crati, Luigi Trombino.
Tra gli azzurri, invece, si nota l’ex consigliere comunale di Corigliano, Serafino Dardano, che riceverà 3.190,00 euro lordi (1 marzo – 31 luglio), l’ex consigliere comunale di Vibo Valentia, Filippo Lo Schiavo, che riceverà 2.431,89 euro lordi (20 febbraio – 31 luglio). Più ingente la somma per l’ex consigliere comunale di Reggio Calabria Luigi Dattola, che avrà 7.631,87 euro lordi (9 gennaio – 31 luglio).
E l’elenco è ancora molto lungo. Parliamo di un “all in” che vede tutti tristemente protagonisti in questa tragedia che si chiama politica calabrese. Ci ritorneremo.
3 Comments
Semplicemente squallido e vergognoso
Una mangiatoia che dura da anni e foraggia gli amici degli amici : altro che voto di scambio , questo è un sistema oltremodo collaudato che sta bene a tutti coloro che vivono di clientela e raccomandazioni, ma non di merito
Gentile Alessia Bausone,
Opera encomiabile la sua ma, purtroppo ha per oggetto una questione vecchia, come si dice in Emilia, “come il cucco”.
È tutto un teatrino stranoto: loro, i nostri beneamati politici sul palco a predicare cose in cui, fermamente, non credono e lo fanno con la dovuta enfasi richiesta dalla nobiltà d’intenti. Noi, loro elettori, ascoltiamo entusiasti e plaudenti l’elencazione di buoni propositi e delle garantite e sicure promesse, consapevoli della della falsità ma mostrando totale fiducia. Un teatrino reiterante con ruoli ben precisi e con la consapevolezza di essere tutti attori e di recitare una sceneggiata falsa, ipocrita e bugiarda, un gioco dell’assurdo che ci coinvolge tutti. Calato il sipario, i politici lieti per averci infinocchiato, noi, elettori, lieti per avere dato l’impressione di crederli. E via col tango….
Ma adesso chi c’è alla regione?
Vediamo cosa si fa poi giudico,