All’on. Consiglio Superiore della Magistratura
Comitato di presidenza
Oggetto: esposto relativo all’inerzia nell’esercizio delle funzioni giurisdizionali svolte con scarsa diligenza, incompetenza e modalità sterilmente formalistiche.
IL sottoscritto FRANCESCO PELLEGRINI, giornalista in atto direttore responsabile del giornale on line “I nuovi Calabresi. Il SUD chiama il Nord,” già Direttore generale e Presidente di una Fondazione realmente NO PROFIT, ovviamente mai retribuito, fatto decadere immotivatamente da membri dal medesimo nominati da se medesimo, su mandato esplicito del Sistema di poteri legittimi e criminali che tengono in ostaggio la Calabria – compresi illustri magistrati – si rivolge al CSM nella veste di cittadino della Repubblica, consapevole della connessa bizzarria, per non mancare ai doveri civici da tempo negletti o irrisi.
Lo fa con un linguaggio semplice, senza sfoggio del latinorum che è solo esibizionismo narcisistico.
Ed oltre al linguaggio comune sarò breve e chiaro. Codesto on Consiglio di rango costituzionale assumerà le decisioni che vorrà e se lo consentirà mi potrà convocare per ogni utile informazione.
Ecco la mia enunciazione del thema decidendum.
- La Fondazione Attilio e Elena Giuliani con sede legale a Roma e operativa a Cosenza nasce per volontà del dott. Sergio Giuliani che vi impegnerà una buona parte suo patrimonio (circa 13 milioni di euro) e lo scrivente 10 anni di lavoro non banale e non retribuito
- Viene acquistata e sottratta al degrado la storica Villa Rendano che diventa in pochi anni centro di importanti attività culturali civiche formative museali multimediali apprezzate in Italia e Europa
- Decide di editare il primo e apprezzato giornale di un libero inchiesta (questa si un’inconsueta e un po’ “folle” iniziativa) da 3 milioni di lettori in tutt’Italia ma sgradito a molti, forse compreso il procuratore GRATTERI che non ha apprezzato che un progetto di mensile cartacea affidato al suo amico e (co)autore dei suoli libri autopromozionali sia stato bocciato perché costosissimo e impresentabile. Il successo del primo viene giudicato un dito nell’occhio di “santosubio Gratteri” e così in mio omonimo pensa di fare un bel “colpetto di palazzo” facendo fuori lo scrivente Francesco Pellegrini accusandolo di laqualunque
- Il Pellegrini “ uono”, cioè lo scrivente – sottolineo che mi sono definito buono, cioè onesto, quindi fuori dalla realtà oggi prevalente, da uomo di legge si rivolge a suoi colleghi illustri che pagati la lui lavorano contro di lui medesimo. Un giudice del lavoro di Roma boccia un Ricorso perché da Direttore generale che chiede di essere retribuito perché lo sono in modi vari e discutibili i “nuovi illegittimi padroni” ma avvocato toscano lo definisce sbagliando “parasubordinato” e non subordinato. Il giudice avrebbe potuto e dovuto accertare in fase istruttoria che 40 atti ufficiali potevano correggere l’errore definitorio. Troppa fatica, respinge il ricorso “per mancata allegazione” e pur non accogliendo le ragioni demenziali di controparte (autori del colpaccio con benedizione (?) di Gratteri) in 10 minuti di processo condanna parte attrice a pagare spropositate spese legali e assolve la controparte seconda soccombente perché si è opposta ma motivandola con bestialità degne di matricole della “prestigiosa” Unicusano essendo già destinataria di 4 o 5 denunce penali alla Procura di Roma (alla giudice della sezione lavoro diamo voto 7+ o 10 con lode per avere accolto lo spirito della Riforma Cartabia che vuole che si faccia presto presto presto soprattutto respingendo di norma tutte le richieste istruttorie).
- Lo scrivente non fa appello – perché l’avvocato toscano si concede lunghe vacanze natalizie e non legge il 27 dicembre che gli è stata notificata l’inaspettata sentenza (è una sua colpa) ma con un thema decidendun radicalmente nuovo e con un altro avvocato Ordinario di Diritto Privato e Diritto del lavoro ricorre ad altro Giudice che accetta di sentire il marcio che la collega “presciarola” precedente non aveva neppure voluto conoscere. Quindi non ammette subito a nuova versione del Ricorso ma autorizza una memoria che introduca elementi incontestabilmente innovativi. A parere non solo mio una “lectio magistralis” che come noto richiede una lettura attenta e non una sbirciatina prima che siano chiamate le parti interessate.
- L’udienza del 20 febbraio avrebbe dovuto far dire al Giudice: “Si concede un nuovo processo perché mi avete convinto o non lo concedo perché mi sembra la stessa frittata “Non c’era stato detto niente di tutto questo.
- La sera apprendo che è stata emessa una sentenza SENZA PROCESSO che neppure fa cenno ai nuovi elementi che erano stati portati e ripete come un disco rotto le parole della giudice pesciarola e aggiunge ai banditi un altro bonus d 13mila euro in aggiunta ai 17mila già concessi. Non pago e non pagherò perché mai visto che una vittima di più rapine debba pagare i suoi criminali aggressori. Non ho beni, ho avuto già pignorato il 20% della pensione, ho speso di mio per non accettare un crimine, senza avere interessi personali (a 79 anni e reso invalido al 100% da tre anni di persecuzioni) circa 80.000 mila euro fino a quando ho capito che il migliore e almeno corretto avvocato sula piazza ero io.
- Fuori trama resta l’ex Consigliere Gigliotti di Catanzaro che ha presentato due querele perché si è sentito diffamato dalla pubblicazione nuda e cruda del suo CV da ricercatore di Diritto della navigazione a Ordinario a Catanzaro di Diritto civile in soli 6 anni ho accertato un caso o un record unico) che non potendo accettare che un PM qualsiasi avesse archiviato “da VIL Marrano” le sue ridicole querele (ma come?, avrà pensato a me plurimiracolato e già autorevole (????) membro del CSM e archiviano le querele ! ha ottenuto dalla Corte di Appello di Roma un ulteriore accertamento (12 per leggere un CV sono insufficienti).
Cosa chiedo all’on CSM? Di fare la seguente domanda: quanto cavolo conta un semplice cittadino che ha operato solo pro bono? Un cavolo e mezzo? Lo decida serenamente l’Organo di autogoverno dei Magistrati ma eviti per favore di replicare don Abbondio.
Grazie
Avv, (prof. o dott o meglio sig., scegliete Voi) Francesco Pellegrini
Per correttezza informo che questo atipico Esposto sarà pubblicato nel numero speciale dedicato al pianeta o drone GIUSTIZIA del mio citato giornale che ha oggi un media di 100 mila lettori mensili da Vipiteno a Ragusa. E inoltre per mero rispetto istituzionale al Ministro della Giustizia che se avrà voglia potrà vedersi non del tutto infondata la sua riforma.