Da #CambiaMo’ a #CambiaNo’, il vento rivoluzionario promesso da Nicola Fiorita in campagna elettorale non soffia e l’amministrazione da lui guidata sembra incartata su se stessa (“Un problema di comunicazione” lo definiscono i fioritiani, in perfetto stile Ferragni).
Attorno al sindaco del capoluogo, però, ci sono i fedelissimi-familiari, i più cercati e ascoltati dall’inner circle fioritiano e dallo stesso primo cittadino, non mancando di esercitare una certa sfera di influenza sull’azione amministrativa.
Oltre alla “sindachessa” Maura Ranieri in Fiorita, c’è anche Rocco Mazza, “Rocchino il cognatino”, marito della sorella di lei, Monia. Ingegnere e imprenditore, Mazza bazzica la politica catanzarese da più di qualche tempo. E pensare che poteva essere lui il Sindaco.
Nel 2019 quel perfido, ma sempre attento, giornalista catanzarese di Danilo Colacino lo dava tra i candidati papibili alla successione del redivivo Sergio Abramo, che pure lo aveva messo alla Presidenza della Catanzaro Servizi qualche anno prima (salvo poi non confermarlo).
Nel 2021 una parte di Fratelli D’Italia lo aveva suggerito come nome da spendere al tavolo del centrodestra, ma la deputata Wanda Ferro lo vide come fumo negli occhi al pari dello stesso Fiorita, che in tal caso mai si sarebbe potuto candidare l’anno successivo.
La presenza dei due familiari del sindaco a Palazzo De Nobili è anche foriera di mugugni e lamentele di altri che (sottovoce) nella maggioranza osano affermare: «ma questi perchè mettono becco qui, chi li ha votati?». Dato che, proprio l’altro giorno, i dipendenti sono stati portati a “lezione di trasparenza” (dall’Università Magna Graecia, il che è tutto dire), forse è meglio che anche chi sta più in alto qualche risposta la dia. Noi proveremo a farlo anche per loro.
Fiume di soldi con gli affidamenti diretti del Comune
Alcuni amici di Rocco Mazza hanno ricevuto “benefici” (e bonifici) dal Comune di Catanzaro.
Proprio l’autunno scorso, il Comune ha dato in affidamento diretto un incarico professionale di progettazione da 159.510,07 euro ad Antonio Canino, socio di Mazza (con determinazione dirigenziale n. 2318 del 9 agosto 2023 come rettificata dalla n. 2539 del 8 settembre 2023), riguardante le piste ciclabili da realizzare con i fondi del PNRR. Una bella fortuna per un ingegnere nemmeno esperto in piste ciclabili.
Ma la “fortuna” non arriva mai da sola, giusto un mese dopo dal precedente, un altro affidamento diretto, di 15.000,49 euro è stato dato dal Comune di Catanzaro anche alla moglie di Antonio Canino, l’ingegnera Marta Olivo (con determinazione dirigenziale 2558 del 11 settembre 2023) nell’ambito degli “interventi di riefficientamento rifunzionalizzazione dell’impianto di depurazione di loc. Verghello e delle stazioni di sollevamento comunali”.
Per conoscere meglio l’intreccio: Mazza è socio al 34% della società EnergyWe s.r.l.; gli altri soci al 33% sono due ingegneri: l’ex sindaco di Taverna, Eugenio Canino (detto Nuccio) e il fratello, Antonio Canino, che ne è anche amministratore e legale rappresentante.
EnergyWe s.r.l. è socia al 100% della società Hugo De Faloch Energia s.r.l., amministrata anch’essa da Antonio Canino, società che ha acquisito l’autorizzazione relativa alla costruzione ed esercizio del parco eolico “Agrimazza” a Simeri Crichi, paese dove Rocco e il suo fratellino Michele hanno vari terreni. Al medesimo indirizzo di queste due società ha sede anche la Medi Service s.r.l., società che ha come oggetto la commercializzazione di prodotti chimici e farmaceutici e vede Rocco Mazza partecipe con il 47,5% delle quote e come amministratrice unica la moglie, Monia Ranieri, sorella di Maura Ranieri in Fiorita. Chiaro no?
Crai e i legami col Pd
Rocco Mazza è socio al 25,3% della Zenone s.r.l., società con sede a Sellia Marina e che è legata al marchio di supermercati “Crai”. “CRAI – ZENONE SRL rappresenta una catena di negozi alimentari e supermercati, con un’esperienza di oltre 30 anni. La genuinità, la cordialità e l’atmosfera familiare sono le caratteristiche che contraddistinguono il marchio da altri simili” si legge online.
Amministratrice di questa società è Rosetta Mustari, ex consigliera comunale di Taverna, eletta nel 2015 in minoranza al seguito dell’altro socio di Mazza, Eugenio Canino e poi con lui ri-candidata e non rieletta (85 voti) nel 2020. In Zenone s.r.l. è socio al 23,7% il marito, Salvatore Fratto, mentre socio di maggioranza al 51% è la RPS s.r.l. amministrata dal giovane Giovanni Regina di Castrovillari, con socio unico la HRG s.r.l., società con socio unico e amministratore lo stesso Regina, il cui gruppo gestisce il marchio Crai in Calabria e Basilicata.
Giovanni Regina è titolare anche della Regina s.r.l. che con Mazza ha costituito la società (inattiva) R.G. Fruit S.r.l.. Altra società inattiva di Mazza nel versante supermercati è la Simple s.r.l. di cui è socio al 25%, mentre al 75% vi è l’imprenditore ed ex candidato comunale Emanuele Bertucci.
Ma chi è, invece l’imprenditore di riferimento di Crai in Calabria? L’imprenditore e consigliere comunale del Pd, Fabio Celia, che lo scorso anno ha rappresentato l’intera Regione alla convention milanese per festeggiare i 50 anni del gruppo di supermercati.
Celia, consigliere di maggioranza a favore di Nicola Fiorita, fino alla settimana scorsa non lesinava attestati di stima a Rocco Mazza sui social (poi parrebbe abbiano litigato, arrivando quasi “alle mani”), ed è vicino alle posizioni del consigliere regionale del Pd e ex sindaco di Soverato, Ernesto Alecci, sostenuto dallo stesso Fiorita alle ultime regionali a sfavore del sindacalista Fabio Guerriero.
I contributi europei e … EasyLand
Il Pd rispunta sempre. Il G.A.L. Serre Calabresi – Agenzia di sviluppo locale è presieduta dal vicesindaco di Isca sullo Ionio, Marziale Battaglia, fido autista del citato consigliere regionale del Pd, Ernesto Alecci e già vicepresidente della Provincia di Catanzaro, nonchè coordinatore della lista Pd alle comunali di Catanzaro (in cui è stato eletto Celia, allora segretario cittadino dei dem).
Il 27 luglio 2023 il G.A.L. Serre Calabresi ha deliberato in merito al Piano di Azione Locale (PAL) “Spes Strategie per (re)stare” – “Avviso pubblico intervento A.1.1/d “Le colture della storia. Sostegno alle produzioni agricole e zootecniche del territorio” (mis. 4.1.1) approvando una graduatoria provvisoria e una integrazione delle risorse disponibili.
Rocco Mazza, essendo imprenditore agricolo, è stato ammesso (e con priorità) ad avere un contributo di 54.590,29 euro su un investimento di 77.986,14. È stato ammesso anche il fratellino Michele con un contributo di 56.000,00 euro (il massimo concedibile) su un investimento previsto di 80.000,00 e anch’esso con priorità. Si tratta di fondi europei della misura 4.1., intervento 4.1.1. di sostegno alle aziende agricole nell’ambito del P.S.R. (piano sviluppo rurale) della Calabria 2014-2020.
Nell’ambito di tali fondi (misura 4.1.1), Rocco Mazza è risultato ammesso a un contributo dalla Regione Calabria nel 2019 di 61.830,95 euro, 21.105,27 euro il fratello Michele e 77.159,46 il padre Pietro Antonio Mazza nell’ambito del “pacchetto aggregato” di sostegno alle imprese agricole.
Piccola nota di colore: sempre per fondi del P.S.R. 2014-2020 (erogati da A.R.C.E.A.) risulta indagato dalla Procura Europea di Palermo, nell’ambito dell’inchiesta “Easy Land” proprio Pietro Antonio Mazza, padre di Michele e Rocco.
Quest’ultimo secondo gli inquirenti avrebbe “confezionato dichiarazioni mendaci circa la propria condizione di incensurato e di regolarità contributiva in tema di tasse ed imposte. Avrebbe ancora, falsamente dichiarato di essere in possesso di titoli sanitari idonei circa la condizione sanitaria dei propri allevamenti” si legge nella notizia data l’anno scorso da LaNuovaCalabria.
Seconda chicca: Papà Mazza ha come legale Danilo Iannello, genero del candidato sindaco “amarcord” (e perdente) del Pd a Vibo Valentia, Enzo Romeo.
Il versante immobiliare, dal fratellino al lametino
Un bel “bottino” per i Mazza è presente nella Ica Sud s.r.l., società che ha come attività prevalente la locazione immobiliare di beni propri e come attività secondaria la valorizzazione e potenziamento della produzione agricola e zootecnica della regione calabrese.
È amministrata da Michele Mazza, socio al 50% insieme al fratello. Il capitale sociale è di 814.840,00 euro conferito per metà da ognuno nel luglio del 2017, due mesi dopo la mancata conferma di Rocco alla Catanzaro Servizi.
Altra società di locazione immobilare è la Arcadio Real Estate s.r.l. che vede Rocco Mazza socio al 16,79%. Ad amministrarla è il catanzarese Sergio Celia, della famiglia titolare del teatro Comunale di Catanzaro (il cui progetto di rilancio ha ricevuto un finanziamento di 204.300,00 € dall’Unione Europea). Socia al 23,42% di Arcadio s.r.l. è un’altra società amministrata sempre da Celia, la Magnifica R.E. s.r.l., che vede soci lui, i figli Andrea e Lucio e il nipote Flavio.
Arcadio s.r.l., però, ha sede legale a Lamezia Terme, al medesimo indirizzo di una società di un altro suo socio (al 16,1%), la Multibusiness s.r.l. del commercialista Fabrizio D’Agostino, presidente di FederAlberghi Calabria, amministratore del T-Hotel di Feroleto Antico (dove Roberto Occhiuto aveva il suo “quartier generale” in campagna elettorale”, per intenderci).
D’Agostino fu coinvolto in passato nell’operazione “Terminal” coordinata dall’allora sostituto procuratore di Lamezia, Domenico Galletta. Indagine che riguardava truffe ai danni dell’Unione Europea, poi finita a tarallucci e vino nelle fasi processuali.
Dal 2022 D’Agostino è anche coordinatore della struttura del Commissario Straordinario del Governo della ZES Calabria, il campano Giosy Romano, già candidato al Senato con Forza Italia nel 2018 poi folgorato sulla via “deluchiana” nel 2020. Nella medesima struttura c’è anche il presidente del consiglio comunale di Feroleto Antico, Pasquale Nicolazzo, consulente aziendale (DPO) per la Multibusiness s.r.l. di D’Agostino che ha la stessa sede legale di Arcadio s.r.l..
Insomma, nella galassia di “Rocchino il cognatino” c’è davvero di tutto, dalle scatole cinesi, al solito Pd, fino alle stanze di Palazzo De Nobili. C’è da chiedersi, fino a che punto il sindaco Nicola Fiorita reggerà una presenza (politica) così ingombrante da adombrare il suo progetto per la città?
1 Comment
Alessia: Meglio di Colombo (l’ Ispettore)
Però la “faccenda” appare talmente intrigata che non credo sia possibile trovare il modo di sciogliere gli intrecci.
Comunque: tutto va bene madama la marchesa. Infatti tutti tacciono.
Più che condividere su FB io, per quel che vale, non so fare.