Credo di essere stato chiaro quando con molte riserve da parte mia ho dato la possibilità di dare un piccolo contributo economico, più simbolico che materiale, riferendomi solo a “chi vuole contribuire alla difesa della libera stampa e del progetto culturale, civico e museale realizzato a Villa Rendano, scacciandone gli attuali occupanti per la residua dignità di Cosenza può contribuire versando con bonifico un contributo anche modesto”.
E per maggior chiarezza avevo aggiunto: Non c’è alcun obbligo se non si condividono le su indicate finalità.
Ora, il fatto che nessuno abbia accolto questa proposta non può che essere interpretato come un sostanziale disinteresse per evitare la fine annunciata di Villa Rendano e per pretendere che l’informazione abbia la libertà “come minimo sindacale”.
Come ho più volte scritto, e forse non sono stato convincente, sto combattendo una battaglia solitaria – da cui non trarrò alcun beneficio in caso riuscisse vincente (e lo sarebbe già stata se non avessi dovuto scoprire che con una dichiarazione che certificava un falso dell’avv. Mungari due funzionarie infedeli della Regione Lazio, nonostante ci avessero provato in vari modi per esaminare un mio esposto presentato a ottobre 2023, hanno ritenuto di poterlo respingere senza correre rischi. Si sono sbagliati in tre, perché ho già denunciato per falso e corruzione che il PM deve validare ma hanno solo rinviato la decadenza per incompatibilità di Mungari – art. 2399 CC – con l’annullamento di tutti gli atti a sua firma. Cioè decadenza del vecchio CdA e nomina del nuovo).
Non posso non tenere conto della volontà dei lettori e pertanto se avrò possibilità e tempo la Fondazione Giuliani, che è stato un evidente errore in buona fede di Sergio Giuliani, e la sua Villa Rendano, se sopravviveranno al vandalismo di un gruppo di cialtroni, non saranno più come è stato per 8 anni al servizio della città e dei suoi abitanti, con un’offerta culturale, museale, civica aperta all’Europa e con un profilo di qualità non comune in una città del Sud. I Nuovi Calabresi continuerà le pubblicazioni come organo di affiancamento e di promozione della battaglia legale e mediatica che continua con iniziative ancora più incalzanti, sapendo che avere migliaia di lettori, di consensi con emoji e commenti non significa nulla.
A fine mese conoscerete su quali basi, non fantasiose ma solide per dottrina e giurisprudenza, chiederò l’annullamento del testamento di Giuliani per quanto riguarda la condizione di erede universale della Fondazione. Il tempo processuale non lo decido io e quindi non sono in condizione di assicurare che ci sarò al momento della sentenza. Se prima con i processi civili non lontani dalla conclusione e con tre denunce penali, che domani saranno quattro, il calcio doverosamente in cu.. ai cialtroni suindicati non sarà una soluzione poco elegante ma più sicura.