Egregio Sindaco Franz Caruso,
ho rilevato che lei, certo non per sua volontà, è diventato il sostenitore più generoso de I Nuovi Calabresi, il blog che è di fatto un giornale, con una bizzarra caratteristica: ha un direttore, che è anche redattore, cioè autore, dei quasi 100 articoli pubblicati in 8 mesi e in un certo senso l’editore che l’ha fondato, come avevo fatto con ICalabresi che avete colpevolmente, inutilmente e stupidamente chiuso.
Perché le riconosco questa meritoria funzione di supporter?
Perché ogni volta che scrivo di lei – le garantisco con minore asprezza rispetto ad altri personaggetti della politica – a ricordo di un breve rapporto personale che è stato, o è sembrato, cordiale e amichevole ho sempre un po’ di imbarazzo e quindi una “mano lieve” quando batto sui tasti del computer.
Di questo ruolo involontario di sostenitore sono prova i numeri: quelli dei lettori, per esempio dell’ultimo articolo, che ora registra 5200 lettori, 80 emoji di consenso (all’articolo) e 41 commenti non proprio benevoli. Le anticipo che a fine giornata, nonostante sia domenica e le persone se il tempo lo consente in Calabria (io sono nel buen retiro maremmano dove c’è sole e temperatura gradevole) lasciano la città per il mare o la Sila, i numeri cresceranno ancora e quindi il traguardo dei 300.000 e più lettori sarà superato grazie al suo contributo.
Ora, mi consenta, di fare qualche considerazione che vale per lei e coloro, cioè tutti, abitanti o servi dei poteri (Cosenza esagera sempre, ha sette colli manco fosse Roma, ha credo 14 più o meno logge massoniche, quelle rispettabili e quelle cosiddette “deviate”, ha più “poteri” quelli legittimi che spesso contano poco e quelli “illegittimi” che invece contano molto.
Quando si tratta di limitare o svuotare di senso i cittadini il potere è uno, e si muove come una falange romana: stampa e tv, sindacati, associazioni, università, ordine professionale dei giornalisti, stakeholders, cioè “portatori di interessi”, istituzioni, ecc…
È quello che è accaduto sbagliando le mosse facendo l’arrembaggio ad una Fondazione privata e in concreto a Villa Rendano in cui il noto Mario Occhiuto, come gli capita spesso, ha avuto due ruoli, quello del promotore attivo dell’acquisto e quindi del recupero della bella Villa abbandonata al degrado e quello di partecipante alla sua sicura fine.
È un’operazione indegna, e su questo siamo d’accordo, ma in un Paese normale sarebbe impossibile perché “la sussidiarietà” che vuol dire in concreto che pubblico e privato di fatto sottoscrivano un patto di cooperazione e collaborazione a favore del bene pubblico, che deve essere rispettato da ambo le parti. Mariuccio con la benda nera sull’occhio come un pirata all’assalto del veliero Rendano mi pare ridicolo.
Ma ne valeva la pena? Volevate soddisfare il livore e l’ambizione smodata di Walter Pellegrini, che se la batte con tutti i Giuda della storia, per tornare a fare il primo attore come quando l’altro Pellegrini (Franco) era confinato a Roma e non ancora tornato alla sua città natale?
Certo anche questo, ma al momento con scarsi risultati di saccheggio, ma soprattutto per regalare ICalabresi (una perdita patrimoniale di € 500.000,00 in totale) e farlo diventare, non per scelta dei tre redattori superstiti “un mezzo per far conoscere e valorizzare le attività di Villa Rendano”. Ora a parte che con l’appellativo con il quale è nata la testata “giornale di inchiesta” stride un poco con la missione di house organ oltre tutto del nulla (vedete il programma di cazzatelle della povera Villa “nuova gestione”).
Vi rendete conto che I Nuovi Calabresi con le “forze” che vi ho anticipato e con una spesa annuale di 6000/8000, ma ora se avrò l’aiuto dei lettori si rafforzerà, hanno reso inutile l’omicidio doloso (per il Diritto penale punibile con l’ergastolo) della Fondazione, costata oltre € 13 milioni di Sergio Giuliani, e inutile l’evirazione de ICalabresi, non imputabile ai giornalisti che liberi e bravi lo erano prima e lo sarebbero oggi, altro discorso la loro lealtà nei miei confronti.
E un ultima domanda: mi avete fatto spendere una montagna di soldi che non avendo né rubato né percepito remunerazione per 10 anni di Direzione generale (a parte la breve presidenza) – a differenza di WP per il quale adiremo la Procura della Repubblica – mi ha obbligato per la prima volta in vita mia ad utilizzare un fido bancario, avete violentato il mio rapporto affettuoso e nostalgico con la “mia” Cosenza, da cui ora vorrei fuggire, avete pregiudicato ulteriormente la mia salute (e il vostro WP lo sapeva) ecc, ecc… e pensate che non pagherete un prezzo?
Non so quanto, né quando, né come, ma che lo pagherete (non a me che non voglia di rovinarmi anche l’ultimo tratto di vita) ma ai calabresi. Come ho scritto già tra i cittadini ci sono le volpi furbe, che sono le cosiddette élites dei miei stivali e i leoni che sono tutti gli altri. Le prime vincono se i leoni, come ora accade a troppi cosentini, sonnecchiamo ma se più si svegliano si incazzano di brutto e con una zampata fanno fuori le volpi. Questa è una “legge” universale – citata da filosofi e sociologi – se poi Cosenza e i calabresi sono la sola eccezione sulla faccia della terra le volpi e anche lei con i suoi compari possono stare tranquilli. Ma non ci scommetterei.