Come può definirsi una persona che imbroglia? Cito i sinonimi da Google: impostore, truffatore, ciarlatano, lestofante, disonesto.
Quando chiamo Mungari, Walter Pellegrini e compagnia cantando traditori o manigoldi sono molto più generoso del vocabolario Treccani. Perché i sunnominati al momento con fondamento sono ben più che manigoldi. Mungari è stato trovato con le dita nella marmellata, a maggio 2024 quando era più forte e insistita la mia richiesta alla Direzione Terzo Settore del Lazio di dirmi che fine avesse fatto dopo nove mesi il mio Esposto che rilevava l’assoluto incompatibilità, un imbroglio appunto di fare l’Organo di controllo camuffato da Organismo di garanzia, una novità assoluta, sapendo che da consulente della Fondazione retribuito dall’inizio, era del tutto incompatibile – che non era difficile accertarlo – solo consultando il Codice civile.
E invece di prenderne atto il Mungari, avvocato, si inventa una dichiarazione mendace per dire che la sua incompatibilità non esiste e l’Organismo regionale con un triplo tuffo carpiato finge di credergli. Il gioco truccato anche in Tribunale è stato una costante e l’Italia intera che conta ha fatto finta di non accorgersene. E anche l’icona Gratteri con un silenzio assenso ha partecipato alla messinscena. Non era informato? Non facciamo ridere, il Procuratore se vuole sa tutto ma l’icona dei calabresi non lo voleva, gli bastava sapere che il suo amico Antonio Nicaso non aveva avuto il “via libera” ad un suo mensile cartaceo invedibile e per 6000 copie distribuite (lette forse meno di 1000 in un anno l’amico dell’amico Walter Pellegrini non aveva badato a spese proponendo un budget di 190.000 euro. Questo è l’Olimpo calabrese che piace ai calabresi che si eccitano con i falsi profeti, si sentono assolti dalla loro ignavia tanto ci pensa il Gratteri di turno, e quando si trovano un rompiballe come il sottoscritto spariscono, non hanno neppure il coraggio di aderire ad un’Associazione civica che addirittura vuole avere anche per i calabresi gli stessi diritti costituzionali.
Allora quale è la conclusione? Che da solo se sarà necessario farò quel che ho sempre fatto: combattere contro i delinquenti, fottermi dei protettori parlanti o silenti, non perché abbia da guadagnare qualcosa ma perché non somigliare alle pecore è già una ricca ricompensa. Lo sappiano le icone, i potenti impotenti, i mafiosi e i servi sciocchi. Non so se vincerò io, ma è sicuro che perderanno loro.