L’esposto, che aveva lo stesso contenuto qui pubblicato, fu presentato all’Ordine avvocati di Roma a settembre del 2022.
Nonostante ripetute sollecitazioni non è stato ancora esaminato e se lo sarà – con esito scontato – avverrà a “babbo morto”.
Anche io sono da circa 20 anni iscritto allo stesso Ordine, ma evidentemente non ho un potere pari quello di Mungari.
La pubblicazione serve solo a ricordare che in questo Paese non importa a nessuno se hai torto o ragione, ma solo se sei sufficientemente autorevole o no.
Il primo titolo che avevo pensato per il libro scritto con Giuliano Corti che presenteremo il 13 giugno era: Calabria il deserto dei diritti o anche Calabria, negato il diritto di avere diritti. In realtà temo che non sia solo la Calabria in questa penosa condizione, ma con minore gravità tutt’Italia.
Egregio Avvocato,
Lei ha svolto fin dall’inizio la funzione di Consulente e Legale di riferimento della Fondazione Attilio Elena Giuliani. In aggiunta, avendo ospitato presso il Suo Studio la sede legale della medesima ha curato la Segreteria tecnica del CdA di cui è divenuto membro nel 2021, in occasione della costituzione del nuovo Organo, da me presieduto, dopo la scomparsa del fondatore dott. Sergio Giuliani.
In virtù di questi rapporti professionali ed anche, inevitabilmente, personali si è realizzata una relazione fiduciaria solida che mi hanno determinato a nominarla Organo di garanzia, fornito di poteri di particolare rilievo in caso di morte o grave impedimento del Presidente e/o Direttore Generale o a seguito di dimissioni di tutti i componenti con la decadenza del CdA vigente.
È ciò che è accaduto nella riunione del 30 maggio 2022 a seguito della quale il Presidente e Direttore Generale è decaduto, meglio si dovrebbe dire è stato estromesso, non approvando il Bilancio consuntivo 2021 non perché censurabile o infedele – era in perfetta coerenza con il bilancio preventivo precedentemente approvato senza riserve – ma solo perché il prof. Spirito invitato dal Presidente a commentare il quadro economico-finanziario della Fondazione aveva sollevato un banale quesito tecnico relativo all’attribuzione degli ammortamenti alla voce Entrate o a quella Uscite.
In compenso il Cda ha ignorato la previsione del prof Spirito che attribuiva all’asset ICalabresi un risultato positivo pari a €100.000/150.000nel triennio, e con un documento fondato sulla metodologia corrente dava una rivalutazione patrimoniale media di € 240.000,00 dall’inziale € 20.000,00.
Analogamente il CdA ha ignorato, pur avendo previsto una convocazione il 20 giugno, 3 giorni dopo l’insediamento del nuovo CdA da lei costituito con i poteri conferiti all’organo di Garanzia il Progetto presentato dal prof Scaglione che prevedeva con l’occupazione di molti spazi di Villa Rendano la copertura prima parziale e nel triennio totale dei relativi costi di gestione pari ad € 160.000.
Quanto sopra si rileva non per censurare le sue libere scelte in quanto membro del CdA ma per aver ignorato fondate previsioni di incremento a breve e medio termine delle risorse in entrata che concorrono naturalmente con una contestuale riduzione dei costi ad una gestione economica e finanziaria più efficiente e sostenibile.
Lei che conosceva in virtù del suo ruolo consulenziale della Fondazione tutti i dati utili a valutare nell’immediato e nel medio termine i fattori effettivi del quadro economico lo ha di fatto ignorato, favorendo per omissione una non corretta informazione a favore dei componenti il CdA i quali hanno potuto avvalersi strumentalmente e a nostro parere dolosamente di una rappresentazione non veritiera o parziale.
Immagino che Lei non attribuisca al sottoscritto la responsabilità gestionale fino a tutto il 2020 fortemente condizionata dalla decisione del Presidente e Fondatore di ridurre a € 200.000,00 il suo contributo annuo, in tutta evidenza insufficiente per costi incomprimibili noti al dott Giuliani ai quali l’Amministrazione forniva su sua sollecitazione diversi report nel corso di un mese.
Non richiamo il condizionamento che la mia attività istituzionale ha avuto per ripetuti interventi chirurgici e degenze ospedaliere, che pure hanno limitato l’azione di controllo sulla gestione e sulle iniziative poste in essere dal dott Walter Pellegrini spesso all’insaputa del sottoscritto.
Richiamo invece il drastico taglio delle poste in uscite del bilancio preventivo 2020 pari a circa € 125.000, 00 da me disposto appena trasferito a Cosenza che sarebbe potuto essere incrementato se il predetto dr Pellegrini avesse ritenuto opportuno rinunciare ad emolumenti pari a € 45.000,00 per la sua collaborazione, necessaria al tempo della residenza a Roma del sottoscritto, ma non nel 2020 con me domiciliato in loco, tenuto in particolare conto del lockdown per Covid che ha comportato chiusura temporanea di Villa Rendano e cassa integrazione per il Personale.
Il suo ruolo di consulente giuridico pur non specificamente indirizzato al quadro economico gestionale non può neppure prescinderne perché ciò comporterebbe, come a nostro avviso è accaduto, che lei abbia fornito dati parziali e/o non veritieri al CdA che hanno concorso a valutazioni e decisioni erronee e immotivate in carenza di oggettivi dati di giudizio.
Lei ha parlato e scritto di situazione “drammatica” – certo non facile e ottimale – come realtà inedita nella vita decennale della Fondazione, di fatto favorendo una immotivata e illegittima attribuzione di responsabilità che non trova alcun riscontro sulla base dei conti economici dal 2020 al consuntivo del 2022 inopinatamente respinto dal CdA nella seduta del 30 maggio 2022.
Le ricordo infatti che a fronte uscite a consuntivo di € 384.000 su cui sono stati operati i tagli suaccennati del 2019 il consuntivo del 2020 (con pagamenti per progetti risalenti al 2019) è stato pari a € 293.000, circa. Il Consuntivo del 2021 è stato interessato da spese straordinarie per la successione ereditaria e restituzione di anticipi fatti dallo scrivente pari a € 364.000 circa ed è ammontato a € 952.000,00 comprensivo del finanziamento dell’editrice Calavria (mensile cartaceo e IClabresi per € 153.000,00 nel 2021) mentre il bilancio previsionale 2022 comprensivo di € 160.000 per ICalabresi prevedeva uscite per €447.000. Depurato dall’investimento per ICalabresi (non “costo” che il sig W. Pellegrini contro ogni evidenza dichiara) i costi gestionali ammonterebbero a € 287.000 (si rammenta che nel previsionale del 2020 prima dei tagli il totale delle uscite per la gestione, senza “il costo” del giornale erano pari ad € 384.500,00).
Va poi sottolineato che tutte le attività programmate per il 2022 erano a costo 0 grazie ai contributi pubblici acquisiti con personale impegno dalla dott.ssa Cipparrone.
In sintesi: sul preventivo 2020 è stato operato un taglio di € 125.000 costituito in parte significativa da un contratto a tempo indeterminato con pagamenti distinti a tre persone costituenti un unico soggetto di fatto aventi per oggetto il rifacimento di tre loghi e la revisione di una pagina faebook per importo complessivo pari ad 22.000,00 +IVA (si sottolinea che si è applicato un contratto a tempo indeterminato per una operazione irripetibile. Risulta che detto contratto non è stato firmato dalla Fondazione e naturalmente non è passato al vaglio del CdA che viene tirato in ballo solo quando fa comodo).
Per quanto attiene al bilancio preventivo analogo a quello consuntivo non approvato senza una valutazione di merito sottolineo che TUTTE le attività del 2022 erano a costo 0 per la Fondazione grazie ai finanziamenti pubblici pari a cira € 90.000,00.
Ricordo ancora che lo “sforamento del budget pari a € 60.000, a fronte di risultati eccellenti (di cui la metà sarebbe stato coperto con risorse dello scrivente che ha crediti con la Fondazione ben superiori) poteva essere legittimamente coperto dal Presidente avendo avuto l’approvazione del CdA a fare fronte a spese non previste per € 50.000,00.
In sintesi dall’esame obiettivo dei conti economici 2020, 2021, 2022 NON RISULTANO INCREMENTI NELLE USCITE SE NON QUELLE RELATIVE A IMPEGNI STRAORDINARI PASSATI TUTTI ALL’ESAME PREVENTIVO DEL CDA, AL QUALE INVECE NON PER SCELTA DEL DG/PRESIDENTE SONO STATI NON COMUNICATI IMPEGNI SIGNIFICATIVI (COMPRESI I CONTRATTI DI ASSUNZIONE; NON FIRMATI O ILLECITAMENTE FIRMATI DA WP DI COZZA; BERSELLI E LA COLF (STIPENDIO MENSILE PART TIME ESCLUSO IL SABATO PARI A CIRCA € 1.040,00).
Lei in quanto consulente giuridico della Fondazione ab initio aveva titolo e possibilità di conoscere e verificare tutti i dati gestionali e rappresentarli fedelmente al CdA che ha invece deliberato con lei consenziente tamquam non essent.
Quanto al suo ruolo professionale debbo rilevare che non risulta alcuna osservazione o rilevazione di illegittimità nel provvedimento comunicato solo verbalmente alla dott.ssa Cipparrone di riduzione dello stipendio di € 400,00 e contestuale avvio di un’azione vessatoria finalizzata come per l’Ausilio ad ottenere le dimissioni della nostra dipendente più qualificata e meritevole.
Lei ha inoltre invocato – per il contenimento dei costi- di ridurre quelli del personale, astenendosi dall’indicare i nomi dei dipendenti a minor valore professionale e produttivo, giacché essi sono familiari stretti del dr W. Pellegrini assunti peraltro con firma impropria o senza firma. Deve quindi dedursi che la conclamata necessità di ridurre i costi del personale (inutile e solo in linea con la odierna svalutazione del lavoro) era applicabile solo ai NON familiari ancorché in possesso di professionalità pregiate. Ora a parte la incidenza molto più che modesta, rileva che Lei informato dal sottoscritto con mail più volte sulle problematiche che via via emergevano nella condotta di due consiglieri, Catanese e Walter Pellegrini (fino a tutto il 2021 consulente retribuito con € 35.000,00 annui, in precedenza € 45.000,00), avendo egli rinunciato all’emolumento solo nel marzo/aprile 2022, a poche settimane dalla fatale riunione del CdA del 30 maggio che creavano artatamente pregiudizio grave alla Fondazione, non classificabili come legittimo esercizio della funzione consiliare, non ha ritenuto di collaborare con il sottoscritto che in quanto Presidente era beneficiario della sua collaborazione legale e consulenziale, concorrendo di fatto a determinare un deficit di tutela.
In particolare nel CdA del 16 novembre 2021al quale lei partecipò da presso la dott.ssa Catanese sollevò il tema dell’assunzione della dott.ssa Sara Ausilio che già si era configurato come vera e propria azione vessatoria o violenza psicologica a danno della nostra dipendente nelle modalità più ricorrenti: offese, accuse, atti denigratori, minacce, insulti, umiliazioni ecc.
In quell’occasione pregai la dott.ssa Ausilio, che aveva seguito sul monitor la riunione del CdA perché incaricata della verbalizzazione di ripetere a Lei, certo nella sua veste professionale, quanto da tempo le accadeva. La giovane Ausilio riferì con chiarezza l’atteggiamento persecutorio della Catanese (che difatti si concretò con il nuovo CdA in un’azione persecutoria che obbligò la dipendente alle dimissioni.
In una PEC a firma W. Pellegrini furono anticipate ulteriori azioni a carico dello scrivente “per il danno patrimoniale recato alla Fondazione con l’assunzione, peraltro approvata dal CdA, della dott.ssa Ausilio) e Lei ne prese conoscenza.
Tuttavia in una mail riservata a me indirizzata lei nega di avere una sufficiente conoscenza dell’Ausilio cosi come nega di poter valutare i brillanti risultati ottenuti da ICalabresi in meno di un anno, non essendo un “esperto” in materia.
Questo atteggiamento non pare coerente con gli obblighi derivanti a chi esercita la professione forense e tanto meno quando il professionista de facto et de jure è da anni consulente della Fondazione, beneficiario di uno speciale rapporto fiduciario.
Tutto ciò premesso riteniamo che la sua collaborazione professionale con la Fondazione A. E. Giuliani, da valutare distintamente dalla funzione consiliare, sia stata inficiata da errori ed omissioni, che hanno contribuito a indurre il CdA sia pure responsabile esso pure, ad assumere decisioni, immotivate e illegittime, riguardo alle quali è pendente il processo per “abuso di diritto”.
Pertanto ci riserviamo di assumere in sede giurisdizionale o stragiudiziale ogni iniziativa opportuna e consentita.
Naturalmente restiamo in attesa di sue eventuali osservazioni, correzioni o integrazioni con la necessaria sollecitudine.
Cordiali saluti
Avv. Francesco Pellegrini