Ci lamentiamo che i giovani di oggi, i ragazzi soprattutto, ci paiono remissivi, disinteressati alla realtà – citando Galimberti “hanno perso il senso di sé” – depressi. Ed ora che da Napoli in su (è preoccupante il fatto che il resto del Mezzogiorno con la Calabria catatonica non sia pervenuto, e se ne vedono le conseguenze) danno un segnale di risveglio e di volere essere ascoltati, la polizia li prende a manganellate con palese violazione dell’art. 21 della Costituzione.
Non è colpa dei poliziotti, c’è la responsabilità diretta del Prefetto e del Questore, ma c’è soprattutto la responsabilità politica del Ministro degli Interni che ha dimostrato più volte di essere un questurino degli anni ’50, inidoneo ad un ruolo istituzionale tra i più importanti.
La responsabilità politica si estende a tutto il Governo che su questo anche va giudicato senza inutili richiami al fascismo che è morto come esperienza storica, ma evidentemente no come tentazione alla violenza e alla limitazione delle libertà.
Sia chiaro che responsabili sono anche le cosiddette opposizioni, il PD in particolare, che balbetta, è diviso tra ex democristiani, rimasti tali, e post comunisti senza storia e senza valori condivisi.
La Schlein ha fallito, purtroppo, perché una segretaria che è stata votata da non appartenenti al partito e contro il corpaccione del partito, non ha potuto o voluto fare nulla.
Noi non dobbiamo andare lontano per saperlo, i Bruno Bossio, i Nicola Adamo e servitù al seguito sono sempre lì, governano e comandano per interposta persona, nulla è cambiato rispetto al passato.
Torniamo però al questurino ministro. Ne ha già fatto e dette tante che la sola cosa che gli resta da fare è presentare le dimissioni (cosa che non farà mai anche perché il suo dante causa Salvini è peggio di lui). Meglio se una volta tanto il Parlamento per ragioni etiche e politiche, andando oltre le divisioni tra maggioranza (parte della maggioranza) e le opposizioni, ne votasse la sfiducia.
Altrimenti accadrà non che i giovani (su quelli calabresi ormai non scommetto più, vero Paride Leporaci? Tu li conoscevi e li conosci meglio di me) tornino in letargo, ma che si incazzino di più e più numerosi, perché motivi ne hanno tanti, basta un po’ più di consapevolezza.
Allora, i Nuovi Calabresi, l’ultima ruota del carro dell’informazione nazionale, chiede una cosa principale e non trattabile: fuori dal Governo (e dalle balle) il ministro Piantadosi, che deve essere mandato per la rieducazione a scuola in Gran Bretagna e in genere nei paesi dove vige la cultura dell’Habeas corpus e della Magna Cartha.
Poi passeremo ad altro: al leccatutto come Bruno Vespa che a oltre 80 anni continua a fare il servo democristiano, omaggiato e ambito da destra centro e sinistra.
Poi torneremo non solo con I Nuovi Calabresi (minima pars) sul quadro nero cosentino che batte tutto e tutti.