Da Il Foglio – articolo di Ermes Antonucci del 1 marzo 2025
https://www.ilfoglio.it/giustizia/2025/03/01/news/l-onda-lunga-di-gratteri-dal-2018-al-2024-pagati-78-milioni-per-le-ingiuste-detenzioni-in-calabria-7471643/
Dal 2018 al 2024 lo stato italiano ha sborsato 220 milioni di euro per indennizzare i cittadini vittime di ingiusta detenzione, cioè che sono stati arrestati (in carcere o ai domiciliari) o destinatari di misure cautelari coercitive salvo poi essere prosciolti o assolti. Una cifra monstre, che emerge dall’ultima relazione del ministero della Giustizia sulla custodia cautelare e sulle ingiuste detenzioni in Italia. A colpire è anche la distribuzione geografica degli indennizzi. A saltare all’occhio è un dato: di questi 220 milioni, ben 78 (cioè il 35%), sono stati versati in Calabria, a seguito di disposizione delle competenti Corti d’appello di Catanzaro e di Reggio Calabria. In altre parole, una regione che ospita soltanto 1,8 milioni di abitanti ha assorbito negli ultimi sette anni il 35% dell’intera spesa destinata a risarcire le vittime di ingiusta detenzione. Un record, confermato anche nel 2024: su 26,9 milioni complessivi, 8,8 milioni (il 33%) sono stati versati per risarcire chi è stato incarcerato ingiustamente in Calabria.
Dietro il primato si cela un sistema giudiziario disastroso, dominato da procure d’assalto (in primis quelle di Catanzaro e di Reggio Calabria) abituate a operare attraverso continue maxi operazioni contro la criminalità organizzata con decine, se non centinaia di arresti, che molto spesso poi si rivelano ingiusti. Le maxi operazioni più note sono quelle condotte da Nicola Gratteri, pm prima a Reggio Calabria e poi a Catanzaro, in cui è stato capo della procura dal 2016 al 2023 (anno in cui è diventato procuratore di Napoli).
Tanto per citarne alcune: la maxi operazione contro la ’ndrangheta compiuta nel 2003 a Platì, nella Locride, con 125 misure di custodia cautelare (alla fine solo in otto vennero condannati); l’operazione “Circolo formato” del 2011, con l’arresto di quaranta persone, tra cui il sindaco di Marina di Gioiosa Ionica e diversi assessori (gli amministratori locali poi vennero assolti); l’ancora più nota operazione “Rinascita-Scott”, lanciata nel 2019 con 334 persone destinatarie di misure cautelari (in primo grado sono stati assolti 131 imputati su 338, praticamente uno su tre); l’inchiesta del dicembre 2018 che sconvolse la politica calabrese, con le accuse di corruzione e abuso d’ufficio contro l’allora presidente della regione, Mario Oliverio, poi assolto da tutte le accuse.
“Gratteri ha sempre sostenuto che i risarcimenti per ingiusta detenzione erano riferibili agli anni prima del suo arrivo a Catanzaro. Adesso però le Corti d’appello stanno trattando proprio gli anni della sua gestione e i numeri, anziché diminuire, aumentano”, afferma al Foglio proprio l’ex governatore Mario Oliverio.
Le parole dell’ex governatore trovano conferma nei dati del ministero retto da Carlo Nordio. Nel 2024 il maggior numero di ordinanze di indennizzo per ingiusta detenzione è stato emesso dalla Corte d’appello di Catanzaro: 110 sulle 552 di tutto il territorio nazionale, vale a dire ben il 20% del totale.