Signor Presidente del Consiglio,
Le scrivo nella veste di cofondatore e realizzatore della Fondazione Attilio Elena Giuliani ETS con il fondatore dott. Sergio Giuliani che ha conferito per realizzare il progetto € 13.000.000.
La sede legale è a Roma e quella operativa a Cosenza nella Villa Rendano, antica dimora del compositore Alfonso Rendano, il più prestigioso edificio del Centro storico di Cosenza.
Questa villa fu acquistata nel 2012, pur non avendolo previsto, dalla neocostituita Fondazione sulla base di un accordo pattizio tra il sindaco pro tempore Mario Occhiuto e il fondatore, che vide il primo attivamente impegnato perché l’acquisto andasse a buon fine organizzando e direttamente partecipando alla trattativa svoltasi a Napoli con la proprietà Snam.
Negli anni ne ho curato con tutti i poteri ordinari e straordinari nel ruolo di Direttore Generale la gestione e la creazione di un polo culturale comprensivo del Museo storico multimediale Consentia Itinera che il Ministro della Cultura ha iscritto nel Registro nazionale dei musei per la sua ricchezza e il prestigio acquisito anche in sede internazionale.
Morto il fondatore ho assunto nel 2021 la presidenza della Fondazione ma con una manovra eterodiretta dei 4 membri del CdA da me nominati è terminata nel maggio 2022 a seguito dell’immotivata decadenza dell’Organo e sostituito con gli stessi membri del precedente e con un presidente omonimo Walter Pellegrini, già collaboratore remunerato della Fondazione.
È pendente presso il Tribunale di Roma un processo per abuso di diritto mentre è stata già avviata la dequalificazione dell’Ente e l’emarginazione o l’obbligata dimissione delle due risorse professionali pregiate della Fondazione. In particolare si è liquidata la srl editrice del giornale di inchiesta ICalabresi che in un anno aveva raggiunto risultati diffusionali e patrimoniali superiori ad ogni ottimistica previsione praticando il libero e responsabile giornalismo qui sconosciuto.
Ora in conformità all’obbligazione che con una donazione (atto di ultima volontà) mi era stata conferita dal fondatore “gestire e assicurare la continuità nel tempo della Fondazione fino a quando lo consentissero le condizioni fisiche” pur privato momentaneamente e illegittimamente dei poteri connessi alla mia impedita funzione istituzionale ho avanzato con la nuova testata da me creata e già accolta con grande e diffuso favore I Nuovi Calabresi la proposta di rispettare la volontà del dott. Giuliani e per l’effetto donare la Fondazione e la Villa Rendano, altrimenti destinati a rapida fine, per il valore complessivo di € 7.000.000 all’Unical perché possa farne sede di attività formative e didattiche in una sede che rappresenta il cuore antico della città.
Il rettore molto più interessato evidentemente alle buone relazioni con i poteri legittimi e occulti che hanno voluto la conquista della Fondazione non ha al momento ritenuto di prendere in considerazione questa proposta.
Ciò mentre è imminente l’avvio di un’azione legale per violazione (qui conclamata) dell’art 50 del nuovo Codice del Terzo settore che nella fattispecie di un accordo Pubblico Privato nel segno dei principi di rango costituzionale della sussidiarietà impone ai contraenti l’obbligo di condivisione, coprogrammazione e reciproca correttezza. Ciò che non è avvenuto nella circostanza di cui trattasi con palmare evidenza.
Ma questo sarà materia di giustizia e di condivisione con il vasto mondo del Terzo settore, mentre mi permetto di richiamare la Sua attenzione e se lo crede dei Ministri competenti sull’inaccettabilità del sostanziale rifiuto dell’Unical di acquisire senza oneri un ente no profit procurando a sé stessa un ingente danno patrimoniale e di immagine.
Resto a disposizione per ogni ulteriore informazione.
La ringrazio sig. Presidente e la saluto distintamente.
Avv. Francesco Pellegrini