I lettori che avevano decretato il successo de ICalabresi giornale libero d’inchiesta “non condizionabile da forze esterne, nato il 19 luglio 2021 ucciso il 19 luglio 2022”, i lettori che hanno fatto replicare quel successo a I Nuovi Calabresi nati come blog, senza un euro, se non quelli messi di tasca mia togliendoli alla mia pensione, non a caso decurtata del 20% da un pignoramento frutto di una volontà cattiva e intimidatoria degli stessi delinquenti che avevano fatto decadere il Cda della Fondazione Giuliani senza uno straccio di motivazione veritiera, i lettori che ci seguiranno, se lo meriteremo, su SUD chiama Nord, che si propone di rivolgersi a tutti gli italiani in nome della libertà e della legalità, una cosa hanno potuto apprezzare e riconoscere.
Siamo stati e restiamo coerenti e fedeli a quei valori. Lo abbiamo fatto con un gruppo di giornalisti capaci, contrattualizzati e regolarmente retribuiti, con ICalabresi; l’ho fatto praticamente da solo con l’amico Alessandro che è molto più che un bravo grafico toscano maremmano (quale mi sento anch’io avendo deciso di vivere a Massa Marittima), un signor professionista, sempre disponibile, praticamente non pagato; proveremo a farlo con molta incoscienza e sempre senza soldi con un giornale che cerca di essere “nazionale”.
C’è una formula segreta e magica perché sommando i lettori dei primi due giornali in un anno (nel caso de I Nuovi Calabresi alcuni mesi in più) si è arrivati a 6.000.000 di visualizzazioni, cioè di persone che o ci hanno letto o ci hanno guardato per capire chi diamine fossimo? Nessuna magia solo la testarda volontà di cercare, di trovare, raccontare cose vere che altri non hanno il coraggio e la dignità di scrivere.
Che noi si sia fatto, nel nostro piccolo (relativo) un sano e libero giornalismo, ce lo dicono più che i numeri non comuni dei lettori, due fatti: abbiamo ricevuto due sole querele intimidatorie, ed un CV non noi che l’abbiamo solo scritto rivela essere o un genio o un miracolato. Ed ora il tizio dopo essere stato archiviato dalla Procura di Catanzaro grazie ad una sentenza della Corte di Appello di Roma, un capolavoro di cerchiobottismo, ora ci riprova. Testardo e soprattutto arrogante e presuntuoso.
Ma se vorremo meritarci l’attenzione di lettori, alcuni forse a malapena sanno dove si trova la Calabria, una terra di straordinaria bellezza ma oggi sfregiata da massomafia e soprattutto direi da una classe dirigente o dominante – politica, cultura, informazione, amministrazione e qua e là giustizia che non esito avendola conosciuta nei tre anni vissuti a Cosenza lasciando Roma dopo 68 anni non esito a definire – fatte le solite eccezioni – indegna, in taluni casi oscena.
Ebbene ciò nonostante e consapevoli che il Sud in generale e la Calabria in particolare non sono “l’Eden della libertà e della legalità” alle quali noi ci votiamo, siamo fiduciosi che ci leggeranno, se lo meriteremo, a Sondrio come a Ragusa, a Milano e Torino come a Roma. Illusioni? Non proprio perché un terzo di quei 6 milioni di lettori già sono non calabresi e neppure meridionali.
Ma a partire da subito lo dovremo meritare, nel solo modo possibile, ma oggi poco praticato anche sulla grande informazione nazionale. Dire la verità (quando accertata), non avere alcun timore (nel mio caso sono favorito dall’età avanzata e dal fatto che ho beni da pignorare o sequestrare, ed una pensione per ora parzialmente pignorata che vale più di una copertura assicurativa).
2 Comments
Forza, Franco, la Calabria, il Sud in generale, ha bisogna di gente come te, che ha sempre dimostrato di volerle bene e, in funzione di ciò, ti sei sempre speso, facendoti causare anche danni alla salute.
Per quel che posso, lo sai già, confermo che sarò sempre dalla tua parte, come molti altri che alla Calabria vogliono bene. In bocca al lupo.
Forza, Franco, la Calabria, il Sud in generale, ha bisogna di gente come te, che ha sempre dimostrato di volerle bene e, in funzione di ciò, ti sei sempre speso, facendoti causare anche danni alla salute.
Per quel che posso, lo sai già, confermo che sarò sempre dalla tua parte, come molti altri che alla Calabria vogliono bene. In bocca al lupo.