Ho avuto ieri, per mia iniziativa, uno scambio di messaggi Whatsapp con il sen. Mario Occhiuto per segnalargli la proposta di donare Villa Rendano all’Unical prima che essa, per mano dello pseudo presidente Walter Pellegrini, si avvii entro pochi anni prima all’irrilevanza e poi alla sua cessione, di competenza del Prefetto di Roma.
Naturalmente non posso riferire il testo del suo Whatsapp ma, scontato che non ha fatto alcun cenno alla proposta suddetta, ha manifestato il suo pensiero sui due Pellegrini, quello del cuore e l’altro fuori da tutto.
Nulla di nuovo, giacché nel 2021 senza apparente motivo, mi imputava il reato di aver riempito Villa Rendano di suoi avversari politici.
Ho cercato di identificare tra i membri del Comitato scientifico, il prof. Massimo Veltri, che rosso nel senso di PCI lo era stato di sicuro, ma pericoloso bolscevico proprio no.
Ma Occhiuto vede rosso non per l’appartenenza politica, perché se così fosse dovrebbe includere tra i rossi (magari rosso pallido quasi rosa o multicolore cangiante come si conviene al PD) i suoi amici o supporter in incognito come la dott.ssa Bruno Bossio, alla quale il rosso tiziano non dona.
Aggiungo che il prof. Veltri, che è persona stimabile, quando fu indetta una conferenza stampa riservata solo al Sindaco in occasione dell’inaugurazione di Consentia Itinera, si irritò per l’esclusione non decisa da noi e, nonostante sia andato fino in Sila per spiegargli la mancata sua partecipazione, chiuse il rapporto con una frase iconica:“Non si trattano così neanche i cavalli.”
Bella, ma criptica.
Ma ora torniamo con i limiti che ho detto al messaggio del sen. Occhiuto che ripete per chi fosse così tonto da non averlo capito il suo giudizio sul Walter del cuore: “… l’assoluta correttezza dei comportamenti di WP nei miei confronti. … Anche i rapporti istituzionali sono sempre stati improntati alla leale collaborazione.
… Il tuo (di Franco Pellegrini) comportamento nei miei confronti al contrario è contraddittorio, scorretto e non lineare. Tant’è che sono stato costretto a querelarti per diffamazione”.
Poiché di norma sono educato e non avevo rapporti ostili, anzi con il neosenatore debbo pensare che l’offesa sia stata contenuta in uno dei miei 72 commenti su ICalabresi o più probabilmente su I Nuovi Calabresi. Occhiuto, non solo lui, ha difficoltà a distinguere tra offesa gratuita e commento politico, magari accompagnato da un pizzico di ironia.
Ma ciò che ho capito non solo da questi messaggi, legittimi, è che Mario Occhiuto (ma ripeto non solo lui) fa le sue valutazioni politiche, costruisce alleanze con le altre forze politiche, insomma prende decisioni che dovrebbero essere conformi ai suoi ruoli istituzionali solo in funzione dell’amicizia ossequiosa, dell’elogio permanente per sue non poche virtù, e viceversa si fa mandante e complice di una rapina a danno di una Fondazione. Non una fondazione qualsiasi, ma quella che egli spinse ad acquistare Villa Rendano organizzando a Napoli con la sua partecipazione l’avvio delle trattative con la proprietà.
Quindi se Giuliani oltre che essere poco lucido e saggio nella circostanza (contento perché così “è tutto bello e fatto”!) ed io gli fosse riuscito da subito antipatico Villa Rendano sarebbe rimasta nel patrimonio della SNAM che non avrebbe messo una lira per evitarne l’inevitabile degrado.
Su I Nuovi Calabresi trovate tre commenti di Occhiuto nei confronti di Giuliani e del sottoscritto. Il primo è un elogio imbarazzante per la sua generosità, il secondo ricorda il suo impegno per far acquistare e salvare Villa Rendano “pur nella consapevolezza di averla riempita di suoi nemici (ndr dimentica che modificammo lo Statuto per consentirgli di far parte del CdA) e ricordano che l’unico Pellegrini bello, buono e gentile è quel gentiluomo che ha tradito tutti i valori etici, compreso il rispetto per i 50 anni di “fratellanza” con l’indimenticabile Luigi, e l’ultimo giudizio è sempre sul Pellegrini buono (per lui e compari) “unico punto di contatto leale della famiglia Pellegrini”.
Ora se le decisioni politiche e istituzionali vengono prese a seconda del grado di omaggio ad un incontrollabile narcisismo egocentrico o del tasso di simpatia, disponibilità servizievole o della consonanza linguale, non linguistica, che cavolo volete aspettarvi di buono per la Calabria e Cosenza?
In molti, troppi hanno capito quel che conviene e infatti si sente ovunque un incessante e fastidioso belare.