Non vengo meno all’annuncio che I Nuovi Calabresi saranno sospesi o chiusi, ma questa volta per mia decisione e non per mano di quattro delinquenti traditori e con vaste coperture massoniche, politiche e di un insospettabile Procuratore.
Questo che segue è una specie di memo non solo di un’aggressione ad una Fondazione creata come dono alla città di Cosenza che – sapendo di essere in parte ingiusto – non lo meritava, l’ha stuprato, ha perseguitato non me solo ma tutti coloro che hanno dato l’anima perché a Villa Rendano nascesse una realtà eccellenza conosciuta e apprezzata più dai non calabresi che dai nativi.
Questa memo mi è suggerita anche dal fatto che forse il 13 dicembre sarò ricoverato al Policlinico Gemelli come ultimo tentativo per non dover ricorrere alla dialisi. Non mi sento un eroe né tanto meno un martire. Ma da osservatore e involontario protagonista di una sporca vicenda, irripetibile persino in Italia, desidero essere chiaro cioè onesto fino in fondo.
Lo farò in modo schematico per brevità.
L’Italia è diventata “il deserto dei diritti dei cittadini” e quel che è più grave che questo è accaduto per l’acquiescenza dei sindacati, ora troppo tardi usciti dal letargo perché la situazione economica e sociale nel Paese è insostenibile. Se fossimo vivi come i francesi, oggi addirittura i tedeschi, si sarebbe l’assalto ai forni di manzoniana memoria. Se il PD in tutte le versioni al governo per 11 anni senza aver vinto veramente un’elezione non fosse oggi purtroppo odiato o disistimato da coloro che avrebbero dovuto essere protetti, la destra non sarebbe al governo alla faccia dell’antifascismo che senza evocarlo istericamente come dalla Gruber dovrebbe essere dato per morto e sepolto.
Stiamo tornando alla commedia di laudatores dei magistrati e odiatori degli stessi. Una volta l’eroe era Di Pietro, fasullo come un tallero bucato, ora per molti (non per tutti) Gratteri. Che sia un eroe ho qualche dubbio anche perché Procuratori in servizio che sforna libri come un Bruno Vespa qualsiasi in perenne campagna autopromozionale ne ho conosciuti pochissimi, forse l’ex Procuratore di Milano al tempo di Mani Pulite.
La stampa e la libertà: pochissimi leggono i giornali e forse fanno bene perché tutti, chi più chi meno (faccio un’eccezione per la Stampa che non è in edicola a sud di Napoli) sono fatti con il “visto si stampi” dei falsi editori. La sola TV7 mantiene qualche isola di buon giornalismo, oltre al miracolo Report.
In Calabria l’informazione detta in modo educato NON esiste, in modo sincero FA SCHIFO.
Avete mai letto qualcosa dall’assalto alla Fondazione Giuliani alla vandalizzazione barbara di Villa Rendano, alla chiusura e poi all’evirazione de ICalabresi?
Ho chiesto più volte all’editore de Il quotidiano del Sud, di cui ho stima per averlo incontrato più volte, se potesse far pubblicare un annuncio redazionale a pagamento. Non pervenuto.
Torniamo alla Giustizia: ho presentato 5 denunce alla Procura di Roma per gravi ipotesi di reato. Forse una sola con codice rosso sarà poi trasmessa al GIP che con molta calma – anni non mesi – deciderà se inviare a processo i 4 masnadieri.
Colpa dei magistrati? Non sempre, ma se e per casi eclatanti, la strage dei turisti coperti dalle valanghe neve in Abruzzo, ci sono voluti 10 anni per condanne ridicole, e casi analoghi ce ne sono a centinaia specie se gli imputati sono figure con santi in paradiso (noi abbiamo tra tanti altri Mario Occhiuto, che ha ottenuto un decreto penale la cui opposizione non è stata depositata perché l’indirizzo PEC cui era stato affidato era sbagliato nonostante mi fosse stato indicato con PEC dal Tribunale di Roma, nonostante ci sia una sentenza che afferma il principio che parole carpite da un traditorello facente parte di un Whatsapp chiuso ai non giornalisti de ICalabresi siano equiparabili a conversazioni o scambi epistolari privati. Ma ora lasciamo da parte i nanerottoli locali. Parlando nel corso degli anni con molti procuratori onesti e per bene molti mi hanno dato questo consiglio: se vuoi avere la speranza che una denuncia anche grave venga esaminata fai questa prova prima di scegliere l’avvocato giusto: “accertati che sia uno che entra senza appuntamento nella stanza del PM e se questo si alza in piedi in segno di omaggio scegli lui, non importa se bravo o no, se invece il PM non lo degna neppure di uno sguardo lascialo perdere perché con lui non vincerai mai una causa”.
Garantisco sull’autenticità delle parole riferite, ma ci sono per fortuna molte eccezioni positive. In questo caso a garantire che GIUSTIZIA NON SARA’ FATTA ci pensa il Governo di turno (la schiforma Cartabia non è stata voluta dal centro destra), i massoni “buoni” informati in dettaglio dei reati, delle azioni intimidatorie vessatorie demolitrici del Progetto Villa Rendano di cui si sa TUTTO perché sono stati resi pubblici tutti gli atti di ambo le parti, che fanno sapere gesuiticamente “aspettiamo la sentenza che uscirà tra poche settimane” capisco che a Cosenza e in Calabria non c’è alcuna differenza tra Massoneria storica e Massomafia.
Ma questa MEMO – inutile come tutto – per senso civico e non sapendo che futuro prossimo mi attende – ha bisogno di essere completata e quindi alla prossima e ultima puntata.
3 Comments
Perché il miracolo Report non indaga sulle vicende di cui tu parli? È troppo impegnato contro un’unica parte??? Urge una riforma della giustizia e un rinnovamento dei magistrati!!!
Siamo in Italia! Ho detto tutto!😪
Il mio cuore sta piangendo per quanto sta accadendo in questo paese che credevo ormai salvo dal fascismo e seppure con molta fatica, anche contro le mafie d’Italia, invece mi rendo conto che ai nostri figli e nipoti, lasceremo “vinti” un futuro merdoso. Che Dio ci perdoni.