Scusate il disturbo
– per avere cercato di non far passare sotto silenzio la rapina di un patrimonio che era stato voluto da Sergio Giuliani e realizzato da me e bravi collaboratori per la sua città;
– per avere denunciato, ai tribunali e a decine di migliaia di persone che lo meritavano, che i peggiori istinti dell’uomo sono stati attuati e i valori più preziosi violati;
– per avere fatto nascere non un giornale cartaceo mensile destinato ad essere letto da qualche centinaio di persone di buona volontà gettando al vento 200.000 euro, ma con ICalabresi un giornale libero, autorevole, vicino all’autofinanziamento, cioè a costo 0;
– per avere voluto che i giornalisti, bravi anche se tra i primi a saltare il fosso, con contratti regolari, retribuzioni vere e non spiccioli, respirassero l’aria pura della libera informazione;
– per avere realizzato, o meglio voluto, che si realizzasse grazie ad una eccellente storca dell’arte un polo museale multimediale unico in Italia;
– per avere avviato grazie ad una generosa e splendida professionista di Torino un progetto di Casa civica per una cittadinanza attiva, fatta fuori, come la direttrice di Consentia itinera perchè le persone di qualità sono fastidiose per gli idioti e i manigoldi;
– per avere cercato giustizia per la città, per la dignità dei calabresi, per tenere fede all’impegno assunto con il Fondatore con processi civili e denunce penali, che sono costate dapprima molte risorse personali, poi un gravoso ritorno al lavoro personale come avvocato nei tribunali;
– per avere di fatto svelati i complici, i mandanti, i falsi santisubito, senza una voce delle istituzioni, della cultura, dell’informazione, della politica che si facesse sentire.
Scusate per tutto questo e sperate che un giudice pur onesto, il famoso “giudice a Berlino”, abbia il coraggio e l’onestà che altri non hanno avuto – violando in un caso almeno i doveri pubblici – NON emetta una sentenza giusta, come io credo, che sarebbe per moltissimi un marchio di disonore e vergogna, che comunque per colpa di molti non di tutti, rimarrà impresso su Cosenza e la Calabria.
Un ringraziamento particolare all’amico Alessandro che ha reso possibile non solo la nascita e il buon successo de I Nuovi Calabresi, ma aveva curato la grafica, i loghi della Fondazione, di Villa Rendano, dell’editoria de ICalabresi con eccellente maestria per un compenso frazionale di quanto buttato al vento dal mio omonimo, predicando a chiacchiere la parsimonia e praticando il suo esatto contrario. Grazie Ale, amico mio.
Un saluto beneaugurante a tutti
Franco Pellegrini